Notizie Notizie Italia Italia: le immatricolazioni di auto tornano a crescere a due cifre, FCA fa meglio del mercato

Italia: le immatricolazioni di auto tornano a crescere a due cifre, FCA fa meglio del mercato

1 Settembre 2016 16:28

Ventisettesimo incremento consecutivo per il mercato dell’auto italiano. Dopo il rallentamento registrato a luglio, il mese scorso le immatricolazioni di auto sono tornate a crescere a due cifre totalizzando 71.576 vetture, il 20,12% in più rispetto a un anno prima. Il dato di agosto porta il cumulato annuo a segnare un +17,4% (1.251.806 auto).

Anche ad agosto le vendite di Fiat Chrysler Automobiles hanno registrato un incremento migliore di quello del mercato. Con oltre 20 mila immatricolazioni, FCA ha ottenuto una crescita del 24,1% portando la quota al 28,9% (28% ad agosto 2015). Anche nei primi otto mesi dell’anno FCA vanta un andamento migliore: la crescita è stata del 20,2 per cento rispetto al 17,4 per cento del mercato.

“Tra i Brand, ad agosto Jeep ha incrementato le vendite del 56,7 per cento, Fiat del 26,1 e Alfa Romeo del 26,1”, riporta la nota di FCA. “Si conferma il dominio dei modelli FCA nella top ten, con 8 vetture tra le più vendute del mese: Panda, Ypsilon, Tipo, che occupano nell’ordine le prime tre posizioni, ma nella classifica sono presenti anche 500L, Punto, 500X, 500 e Renegade”.

Operatori cauti
Un invito alla cautela quello che arriva da Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, la Federazione che riunisce i Concessionari di auto. “Dopo il rallentamento della crescita di luglio, le immatricolazioni registrano un vero boom ad agosto, che però è un mese numericamente poco significativo. Determinante il contributo delle immatricolazioni dell’ultimo giorno”.

“Volumi di immatricolazioni così alti non si registravano, per il mese in questione, da agosto 2009, quando il mercato superò le 85.000 unità”, ha invece commentato Aurelio Nervo, Presidente dell’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica).

“Nei mesi a venire, potrebbe verificarsi una decelerazione dei ritmi di crescita, come già previsto, anche in considerazione di un ridimensionamento del clima di fiducia di consumatori e imprese, mentre segnali positivi continuano ad arrivare sul fronte della riduzione dei prezzi dei carburanti, dopo il rincaro registrato tra aprile e giugno”.