Italia: le immatricolazioni di auto tornano al 1984
Nuova debacle per il mercato dell’auto in Italia. Il Ministero dei Trasporti poco fa ha annunciato che a settembre la Motorizzazione ha immatricolato 109.178 autovetture, il 25,74% in meno rispetto allo stesso mese del 2011 (-20% ad agosto). Pesante flessione anche per il mercato dell’usato, pari a oltre l’80% del volume globale delle vendite, sceso il mese scorso del 17,75% annuo (-9,38% ad agosto). Nel periodo gennaio-settembre 2012 la Motorizzazione ha immatricolato 1.090.627 autovetture, oltre il 20% in meno rispetto ai primi nove mesi del 2011. Contrazione a due cifre anche per l’usato, sceso dell’11,6% a 3.019.608 di trasferimenti di proprietà.
“In Italia gli effetti della crisi generale e dei disincentivi introdotti dal Governo Tecnico sugli autoveicoli e sul loro utilizzo, hanno fatto contrarre il mercato da 2.000.000 di pezzi – media degli ultimi cinque anni – ai 1.370.000 attesi per il 2012”, si legge nella nota diffusa da Federauto, la Federazione che riunisce i Concessionari di auto. “E l’assurdo -prosegue il comunicato- è che il primo danneggiato è lo Stato stesso che introiterà circa tre miliardi di euro in meno tra Iva e tasse varie. Inoltre la collettività dovrà sborsare centinaia di milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in un comparto che, con l’indotto allargato, occupa 1.200.000 addetti”.
Fiat: peggior risultato dal settembre del 1984
A settembre le immatricolazioni del gruppo Fiat hanno registrato una contrazione annua del 24,2% a 33.032 unità. La quota di mercato del Lingotto si attesta al 30,26% dal 29,6% messo a segno ad agosto e a settembre 2011. “Dopo le decise flessioni di agosto (-20,2 per cento) e di luglio (-21,5 per cento), a settembre la situazione è ulteriormente peggiorata: le immatricolazioni sono meno di 110 mila con un calo del 25,7 per cento rispetto allo stesso mese di un anno fa. Si tratta del peggior risultato ottenuto in settembre dal 1984, quando le immatricolazioni furono 107 mila”. “Nei primi nove mesi del 2012 il Gruppo ha immatricolato quasi 324 mila auto con una quota del 29,7 per cento, sostanzialmente la stessa di un anno fa”.
Unrae: avanza la demotorizzazione privata
Jacques Bousquet, Presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case estere in Italia, arriva a parlare di demotorizzazione privata. “Le famiglie italiane -ha detto Bousquet- stanno gradualmente radiando la propria auto senza acquistarne una nuova: il parco circolante dei privati, infatti, nei primi 6 mesi di questo anno si è ridotto di 60.000 unità”.
Federauto: Monti-bis? No grazie
“Un Monti-bis? Per il mondo degli autoveicoli sarebbe la fine”, ha detto Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto. “Noi stiamo morendo sotto l’effetto combinato di un calo dei consumi, provocato soprattutto dalle politiche del Governo e da tasse spropositate che gravano sulle nostre concessionarie”.
“Non c’è alcun pregiudizio verso l’attuale Premier Monti, ma con la sua politica sta decimando l’economia reale e il nostro settore. Un Monti bis sarebbe utile per la nostra credibilità internazionale, per i mercati finanziari, e per non finire in mano a certi politici che riempiono le cronache in questi giorni, ma chiedo al Governo di rivedere la sua politica in primis per rilanciare i consumi e la nostra economia. Basta tasse, è il momento di far ripartire il Paese”.