Italia: crescita proseguirà a ritmo moderato, Pil I trimestre atteso a +0,1%
In un quadro di indebolimento della ripresa globale, in Italia l’economia dovrebbe evolversi a ritmi moderati anche a inizio 2016. Lo prevede l‘Istituto nazionale di statistica (Istat), secondo cui la variazione congiunturale del Pil reale attesa per il primo trimestre è lievemente positiva e pari a un +0,1%, con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%. “All’incremento del Pil contribuirebbero positivamente i consumi privati, a fronte di un apporto negativo della domanda estera netta e dei consumi pubblici mentre la dinamica degli investimenti risulterebbe sostanzialmente piatta – spiega l’Istat nella sua nota mensile. In questo scenario, la crescita acquisita per il 2016 è pari allo 0,4%.
Imprese: bene soprattutto le costruzioni
Secondo l’Istat, segnali positivi provengono dal settore dei servizi e dalle costruzioni a fronte di una dinamica meno favorevole nell’industria. A febbraio l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere ha infatti registrato un lieve peggioramento, mentre è migliorata quella delle costruzioni con giudizi positivi sugli ordini e/o piani di costruzione e sull’occupazione sia per la costruzione di edifici, sia per l’ingegneria civile.
Pil sostenuto dai consumi, aiuta anche l’occupazione
Nel quarto trimestre 2015 i consumi sono aumentati dello 0,3% su base congiunturale, in lieve rallentamento rispetto a quanto stimato per il periodo precedente (+0,4%), contribuendo per 3 decimi di punto percentuale all’espansione del Pil. Dopo il lieve recupero avvenuto a gennaio, il clima di fiducia dei consumatori è diminuito di circa 4 punti a febbraio. Tutte le componenti hanno segnato una significativa riduzione. Tuttavia l’indice risulta ancora ben al di sopra della media di lungo periodo.
Gli ultimi dati macro disponibili hanno mostrato un miglioramento dell’occupazione, soprattutto quella a tempo indeterminato, favorita anche dai provvedimenti di sostegno alle assunzioni. A febbraio, le aspettative degli imprenditori sull’evoluzione dell’occupazione, per i tre mesi successivi forniscono indicazioni eterogenee tra i settori: le attese continuano a peggiorare lievemente nel settore manifatturiero, migliorano nelle costruzioni e nel commercio e tornano a deteriorarsi nei servizi.
Inflazione, proseguirà fase di debolezza
Dopo essere rimasta per nove mesi su valori positivi anche se prossimi allo zero, in febbraio l’inflazione in Italia si è riportata in territorio negativo (-0,3%). A febbraio, le aspettative di inflazione dei consumatori indicano un proseguimento della fase di debolezza, con un nuovo aumento di quanti si aspettano stabilità o riduzioni dei prezzi.