Italia: Commissione Ue taglia stime Pil, dimezzate quelle per il 2015. Peggio solo Cipro
Le previsioni di crescita per l’Italia sono state abbassate drasticamente dalla Commissione europea. Dai nuovi numeri, snocciolati oggi dalla nuova Commissione presieduta da Jean-Claude Juncker, emerge che l’Italia è il fanalino di coda della zona euro: peggio di lei fa solo Cipro. L’economia quest’anno non crescerà e per vedere una debole ripresa si dovrà aspettare fino al 2015. Si rimanda e si allontana ancora il punto di svolta per il recupero.
Netta sforbiciata delle stime economiche
Le stime d’autunno diffuse oggi dalla Commissione Ue vedono l’economia italiana contrarsi dello 0,4% nel corso di quest’anno, contro il +0,6% indicato solo sei mesi fa nelle previsioni di primavera. La nuova previsione della Commissione Ue è peggiore rispetto al -0,3% indicato dal governo italiano. Bruxelles ha anche dimezzato le stime di crescita per il 2015 a +0,6% dal +1,2% precedentemente indicato. Infine per il 2016 è attesa un’accelerazione a +1,1%. Cattive notizie anche per la disoccupazione, che dovrebbe aumentare al 12,6% quest’anno per diminuire di poco solo nel 2016 (quindi fra due anni) al 12,4%. Per quanto riguarda i conti pubblici, la Commissione Ue ritiene che il rapporto deficit/Pil sarà pari al 3% alla fine di quest’anno rispetto al 2,6% precedentemente indicato. Nel 2015 il deficit dovrebbe tornare a diminuire attestandosi al 2,7% e poi al 2,2% nel 2016. Il debito è visto al 132,2% del Pil nel 2014, 133,8% nel 2015 e 132,7% nel 2016.
Stime ridotte anche per la locomotiva d’Europa
Il peggioramento del quadro economico nella zona euro è evidente anche guardando le stime di altri Paesi (Germania, Francia, Spagna), ridotte drasticamente dalla Commissione Ue. Senza contare che Bruxelles ha voluto precisare che sulle previsioni permangono rischi di una ulteriore revisione negativa nei prossimi mesi. “La situazione economica e dell’occupazione non sta migliorando con sufficiente rapidità – ha commentato Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea per la crescita, gli investimenti e la competitività – La Commissione europea si impegna ad avvalersi di tutti gli strumenti e le risorse disponibili per aumentare la crescita e l’occupazione in Europa. Proporremo un piano di investimenti di 300 miliardi di euro per rilanciare e sostenere la ripresa economica. L’accelerazione degli investimenti è infatti il perno della ripresa economica”.
Per l’intera Eurozona la crescita è stata ridotta a un +0,8% nel 2014 (dal precedente +1,2%) e a un +1,1% nel 2015 (dal precedente +1,7%). Peggiori anche le stime sull’inflazione, che sono state quasi dimezzate per i prossimi due anni: Bruxelles vede ora un tasso di inflazione allo 0,5% nel 2014 e all0 0,8% nel 2015.
Tra i singoli Paesi, preoccupa la sforbiciata sulla Germania, la locomotiva d’Europa. L’economia tedesca crescerà quest’anno dell’1,3%, rispetto al +1,8% stimato sei mesi fa, e l’anno prossimo rallenterà a un +1,1%, contro una espansione del 2% prevista in primavera.