Notizie Notizie Italia Italia: per la Commissione Ue manca una strategia, a rischio 40 mld di fondi

Italia: per la Commissione Ue manca una strategia, a rischio 40 mld di fondi

13 Agosto 2014 08:15
Bacchettata per l’Italia. La Commissione europea non sarebbe soddisfatta del piano strategico dell’Italia, presentato dal governo lo scorso aprile, per sbloccare i programmi di finanziamento europei. E se Bruxelles non riterrà soddisfacenti i chiarimenti richiesti, l’Italia rischia di perdere oltre 40 miliardi di euro di finanziamenti europei per i prossimi sette anni. Lo si apprende dalle pagine de La Repubblica, che ha pubblicato la lettera della Commissione europea, inviata al governo Renzi un mese fa e finora inedita. 
La Commissione europea avrebbe respinto il cosiddetto accordo di partenariato, quel documento che ogni Paese deve presentare a Bruxelles per ottenere lo sblocco dei fondi Ue. Secondo la Commissione, il piano dell’Italia manca di una strategia chiara ed efficace sull’utilizzo dei fondi. In particolare mancherebbero gli obiettivi e le modalità di impiego dei finanziamenti Ue sugli ambiti ritenuti essenziali per il rilancio: agenda digitale, innovazione, ricerca, competitività, sviluppo tecnologico, istruzione e cultura. 
Non solo. Nel suo rapporto lungo 37 pagine, la Commissione europea critica il Paese anche per l’inefficienza della pubblica amministrazione, che gestirebbe male le risorse ottenute. Lo dimostrano anche i risultati del periodo precedente: dei 27,92 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea nel periodo 2007-2013, la spesa operata dall’Italia e dai suoi enti locali ammonta finora a 13,53 miliardi, meno della metà. I rimanenti 14,39 miliardi rischiano di andare persi per sempre se non verranno spesi entro la scadenza fissata per il 31 dicembre 2015. 
Ora la Commissione Ue avrebbe chiesto chiarimenti al governo italiano e se il piano non convincerà ancora, l’Italia rischierà di perdere i fondi europei per il periodo 2014-2020. Risorse essenziali, soprattutto in questo periodo in cui ri è ricaduti in recessione, che superano i 41 miliardi di euro.