Italia: Bankitalia, la ripresa economica prosegue ma attenzione a Pechino. Segnali positivi dal mercato creditizio
La ripresa dei Paesi aderenti la moneta unica prosegue anche se il processo di rientro della Cina dagli alti livelli di investimento e di indebitamento rappresenta un rischio per l’economia globale. Questo il quadro che emerge dalla pubblicazione del Bollettino Economico della Banca d’Italia. Si tratta di un contesto particolarmente sfidante e, non a caso, la Federal Reserve ha deciso “di non avviare il rialzo dei tassi di riferimento in settembre”.
Prosegue la ripresa di Eurolandia e nonostante il rallentamento globale abbia finora avuto “effetti contenuti sull’area”, in prospettiva costituisce “un rischio al ribasso per la crescita e l’inflazione” (il dato definitivo diffuso oggi ha evidenziato un ritorno in territorio negativo, -0,1% a/a, nel mese di settembre). In questo contesto, il Consiglio direttivo della BCE (che si riunisce giovedì prossimo)”è determinato a ricorrere a tutti gli strumenti disponibili, inclusa la possibilità di variare dimensione, composizione e durata del programma di acquisto di titoli pubblici e privati, qualora ciò sia necessario a contrastare i rischi al ribasso e ad assicurare il ritorno dell’inflazione verso valori coerenti con la definizione di stabilità dei prezzi”.
Una nuova iniezione di incertezza è arrivata dallo scandalo che ha coinvolto la casa tedesca Volkswagen. “Le possibili ripercussioni sono ancora di difficile quantificazione; dipenderanno dall’entità degli effetti sul settore automobilistico nel suo complesso (che ha finora contribuito in misura determinante alla ripresa ciclica), sull’industria tedesca e sull’indotto nei diversi paesi, oltre che sulle aspettative degli investitori e dei consumatori”.
Per quanto riguarda il nostro Paese, i principali indicatori confermano la ripresa. “In Italia l’attività economica ha ripreso a crescere dall’inizio del 2015, a ritmi intorno all’1,5 per cento in ragione d’anno” e i segnali congiunturali più recenti “indicano la prosecuzione della crescita nel terzo trimestre a tassi analoghi a quelli della prima metà dell’anno”. L’occupazione, salita dello 0,8% annuo nella media dei primi otto mesi, “ha beneficiato altresì dei recenti provvedimenti adottati dal Governo in tema di decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro” mentre l’inflazione “rimane ancora molto bassa (0,2 per cento sui dodici mesi terminanti in settembre)”.
Per quanto riguarda il comparto bancario, “prosegue il miglioramento del mercato del credito, favorito dalla ripresa ciclica e dalle misure adottate dal Consiglio direttivo della BCE”. Nel corso dell’estate “i finanziamenti al settore privato non finanziario si sono stabilizzati” e il miglioramento del quadro macroeconomico “ha inciso favorevolmente sul flusso di nuovi prestiti deteriorati, diminuito nel secondo trimestre”. Si conferma elevata la propensione degli investitori esteri a detenere titoli di Stato italiani: tra marzo e luglio i non residenti hanno effettuato acquisti netti per 21 miliardi, un ammontare di poco inferiore alle emissioni nette”.