Italia: analisti, mercato vota la fiducia a Letta. Btp sotto al 4%

Soffiano ancora venti di fiducia sull'Italia. Il Tesoro è riuscito a collocare questa mattina 6 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni, rispettivamente al 2,84% (dal precedente 3,65%) e al 3,94% (dal 4,66%). Per il decennale si tratta del livello più basso da ottobre 2010. "La capacità del Tesoro di finanziarsi a tassi sensibilmente più bassi con una domanda in crescita è indice del fatto che sul nostro Paese sta ritornando la fiducia - commenta Vincenzo Longo di IG - Gli sviluppi politici dell'ultima settimana hanno riportato l'appeal sul debito italiano soprattutto da parte degli investitori esteri. Non sembrano destare preoccupazione i commenti di Moody's che ha mantenuto l'outlook negativo sul debito a lungo termine italiano". Secondo Longo il calo di tensione sull'Italia, però, non è accompagnato da un altrettanto movimento degli asset safe risk e questo lo appuriamo guardando allo spread Btp-Bund. "Nonostante il forte calo dei rendimenti, il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco è rimasto comunque su livelli sostenuti (a 275 punti base) rispetto ai minimi di inizio anno e questo perché sul mercati c'è una folta schiera di investitori che continuano a comprare Bund - rimarcano da IG - Questo è indice del fatto che il sentiment a livello globale rimane particolarmente fragile".
Lo scenario internazionale non lascia infatti presagire nulla di buono. I dati macro arrivati di recente dalle principali economie del mondo (Germania, Stati Uniti e Cina) hanno deluso le attese e quello che sta trainando i mercati in questo momento sono solo le aspettative di un prolungamento di una politica monetaria espansiva (Usa e Cina) e di un ulteriore ritocco dei taglio dei tassi (nell'eurozona). Quanto all'Italia, il mercato azionario continua a scommettere sul neo governo di Letta. Il Ftse Mib che nelle ultime sedute ne ha approfittato per recuperare terreno rispetto agli altri indici. "Il listino milanese potrebbe continuare a sovraperformare rispetto agli altri indici europei almeno sino a giovedì quando avremo il comitato esecutivo della Banca central europea e la situazione dovrebbe tornare ad allinearsi" conclude Longo.
Lo scenario internazionale non lascia infatti presagire nulla di buono. I dati macro arrivati di recente dalle principali economie del mondo (Germania, Stati Uniti e Cina) hanno deluso le attese e quello che sta trainando i mercati in questo momento sono solo le aspettative di un prolungamento di una politica monetaria espansiva (Usa e Cina) e di un ulteriore ritocco dei taglio dei tassi (nell'eurozona). Quanto all'Italia, il mercato azionario continua a scommettere sul neo governo di Letta. Il Ftse Mib che nelle ultime sedute ne ha approfittato per recuperare terreno rispetto agli altri indici. "Il listino milanese potrebbe continuare a sovraperformare rispetto agli altri indici europei almeno sino a giovedì quando avremo il comitato esecutivo della Banca central europea e la situazione dovrebbe tornare ad allinearsi" conclude Longo.