Iride verso una fusione a tre con Hera ed Enìa, cancellata l’opzione Acea
Investimenti per 1,3 miliardi di euro e un margine operativo lordo che dovrebbe raggiungere i 560 milioni dagli attuali 322. Sono questi i principali obiettivi strategici del piano industriale 2008-2012 di Iride, la multiutility nata dalla fusione fra Amga Genova e Aem Torino. Il piano, che però prevede una crescita media annua del mol del 12%, difficilmente vedrà la sua scadenza naturale, visto che il gruppo piemontese, per stessa ammissione dell'amministratore delegato Roberto Garbati, porterà a termine nel 2008 delle acquisizioni che ne amplieranno il perimetro di attività. Il gruppo sembra essere orientato verso una fusione a tre con Hera ed Enìa con l'esclusione di Acea.