Notizie Notizie Italia IR Top: anno record di AIM Italia nel 2018, 26 nuove IPO

IR Top: anno record di AIM Italia nel 2018, 26 nuove IPO

3 Gennaio 2019 15:12

Un sostegno importante per la crescita delle aziende italiane e del mercato AIM Italia arriva dalla Finanziaria 2019 approvata dal Parlamento: da quest’anno i PIR hanno l’obbligo di investire il 3,5% della raccolta sulle PMI. Considerando che negli ultimi 18 mesi sono stati raccolti 18,5 miliardi di euro, l’intervento previsto dalla Finanziaria offre un significativo impulso alle IPO e agli investimenti azionari all’interno dell’economia reale. Si preannuncia così un 2019 molto positivo per il settore dopo un anno appena conclusosi che ha visto registrare per il listino AIM Italia il maggior numero di collocamenti rispetto al mercato principale (MTA). In particolare sono state 26 le IPO, di cui 19 aziende e 7 SPAC (24 nel 2017, di cui 8 SPAC). I dati sono quelli forniti da IR Top Consulting, società di consulenza specializzata in Equity Capital Markets e Partner Equity Markets di Borsa Italiana – LSE Group che presenta le analisi quantitative dell’Osservatorio AIM Italia relative alle IPO 2018.

Dalla nascita di AIM Italia la raccolta da IPO (equity) è pari a Euro 3,6 miliardi. Il dato medio di raccolta (al netto delle SPAC) è pari a Euro 7,5 milioni, mentre il flottante medio si attesta al 22%, SPAC escluse. La raccolta complessiva, incluse le successive operazioni sul secondario, ha raggiunto quota 4,1 miliardi di euro. A dicembre 2018, le società quotate sono 113 e presentano una capitalizzazione totale pari a 6,7 miliardi di euro. Nel 2018, in particolare, sono approdate sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI 26 società: Powersoft, EdiliziAcrobatica, Digital Value, Circle, Renergetica, Sciuker Frames, TheSpac, Vimi Fasteners, SosTravel.com, SG Company, Intred, Portobello, Monnalisa, Askoll EVA, Esautomotion, Longino & Cardenal, Grifal, Archimede SPAC, Somec, Gabelli Value for Italy, Fervi, Kolinpharma, Life Care Capital, VEI 1, ALP.I, Spaxs, per una capitalizzazione totale da IPO pari a Euro 1,8 miliardi. Inoltre, nel corso dell’anno sono state ammesse ICF Group (a seguito della Business Combination con EPS Equita PEP 1) Cellularline, CFT, Fine Foods NTM ed EPS Equita PEP 2.

I settori più importanti in termini di numero di società sono: Finanza (21%), Industria (16%), Media (14%), Tecnologia (12%). Le regioni maggiormente presenti su AIM sono: Lombardia (50%), Emilia-Romagna (12%), Lazio (11%) e Veneto (7%). Il 46% delle IPO su AIM Italia proviene da 3 settori: Industria (6), Tecnologia (4), Servizi (2). 5 IPO hanno un business relativamente recente, nella fase successiva di startup. Il settore Finanza, che include le SPAC, è al primo posto per numero di nuove quotazioni (27%). Le IPO del settore tecnologia, moda&lusso e alimentare presentano le maggiori dimensioni in termini di ricavi medi. Le nuove società provengono per il 62% dalla Lombardia, seguite dal Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Toscana (rispettivamente 8%). Nel 2018 la raccolta complessiva si attesta a 1,32 miliardi di Euro (1,26 in 2017), oltre 6 volte il livello pre-PIR del 2016. La raccolta media delle IPO nel 2018 è stata pari a circa 8 milioni di euro (al netto delle SPAC). “Il 2018 ha rappresentato l’anno record per AIM Italia che ha segnato il più alto numero di quotazioni e di capitali raccolti dalla sua nascita, incrementando il ruolo strategico di supporto finanziario al percorso di crescita delle PMI Italiane alla ricerca di capitali per i propri piani di sviluppo e per l’internazionalizzazione, anche grazie al credito d’imposta sui costi IPO introdotti dal Governo per il triennio 18-20”. Così Anna Lambiase, Amministratore Delegato di IR Top Consulting. “ La Lombardia si conferma la regione trainante per le nuove IPO nel 2018 con una percentuale del 62%, seguita da Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Toscana, mentre tra i settori emergono, oltre a quello finanziario, l’industria, la tecnologia e il lifestyle, complessivamente pari al 38% delle nuove quotazioni. L’identikit medio di azienda AIM mostra ricavi per 40 milioni di Euro con un flottante medio da IPO pari al 22%. La raccolta complessiva da IPO del mercato è pari a 3,6 miliardi di Euro. Ritengo che il 2019 possa proseguire il trend positivo trainato da una domanda di quotazioni che riscontriamo in sensibile crescita da parte delle PMI, anche grazie alla nuova Finanziaria che ha introdotto l’obbligo di investimento dei PIR nella misura del 3.5% degli asset totali sui mercati non regolamentati come AIM Italia. Questa misura potrebbe rappresentare un vero boost alla crescita del mercato dell’equity a servizio dell’economia reale e delle imprese”.