Notizie Notizie Mondo Investitori istituzionali ottimisti su azioni e alternativi per il 2016

Investitori istituzionali ottimisti su azioni e alternativi per il 2016

11 Dicembre 2015 08:44

Sono le azioni la migliore asset class del 2016. Mentre l’incertezza politica in tutto il mondo e la modifica dei tassi di interesse renderà i mercati volatili. E’ questa la sintesi del sondaggio condotto da Natixis Global Asset Management su 660 investitori istituzionali di tutto il mondo che ha l’obiettivo di capire quali sono le aspettative dei money manager per i prossimi mesi e quali saranno le relative scelte di investimento. Secondo il panel, inoltre, il prossimo anno vedrà un utilizzo crescente di asset non correlati e di strumenti alternativi. “Lo studio sottolinea come gli investitori istituzionali a livello globale stiano non solo guardando con sempre maggiore interesse alle strategie non correlate e alternative, ma molti di essi prevedono di modificare nel 2016 il loro portafoglio verso queste asset class – commenta Antonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management – Gli investimenti non tradizionali e le tecniche di gestione alternative e non correlate possono, infatti, aiutare a diversificare le fonti di rendimento e a controllare meglio i rischi del portafoglio”.

Le due incognite
Quanto ai rischi che presenta il prossimo anno, più della metà degli investitori istituzionali (54%) prevede che le politiche globali saranno la causa principale della volatilità di mercato nel 2016. Un altro allarme riguarda le politiche delle Banche centrali: se la Federal Reserve e altre Banche centrali decideranno di alzare i tassi dai loro minimi storici, gli investitori istituzionali sono pronti a fare diverse modifiche ai loro portafogli. La maggioranza (65%) si muoverà da obbligazioni con duration più lunga a quelle con duration più corta. Altre modifiche prevedono la riduzione dell’esposizione complessiva sulle obbligazioni (49%), con l’aumento del peso degli investimenti alternativi (47%) e l’utilizzo di strategie a rendimento assoluto (47%). “Le politiche delle Banche centrali, la volatilità di mercato e altri eventi esterni hanno una grande influenza sugli investitori istituzionali”, commenta John Hailer, Head of global distribution e Chief Executive Officer di Natixis Global Asset Management per le Americhe e l’Asia. Che aggiunge: “Gli investitori sono alla ricerca di reddito e performance in questo scenario. Stiamo vedendo un aumento della domanda di strategie innovative che hanno come target specifiche esigenze attraverso portafogli più complessi e diversificati”.
Azioni e bond
Quanto all’equity gli investitori istituzionali ritengono che le azioni performeranno meglio di ogni altra asset class nel prossimo anno, con l’azionario globale che farà meglio sia delle azioni statunitensi, sia di quelle dei mercati emergenti. In ogni caso la maggior parte degli investitori istituzionali manterrà o aumenterà le proprie posizioni sugli asset non correlati: il 50% aumenterà titoli di private equity e il 45% aumenterà le posizioni di private debt, mentre il 41% incrementerà l’allocazione verso hedge fund e il 34% aggiungerà asset reali come il real estate. Infine, il 42% del panel ritiene di diminuire il peso del reddito fisso, e solo il 16% prevede di aumentare il peso verso il fixed income.