Investire su settori ciclici e mercati emergenti, cautela nel tech e rinnovabili: i consigli di Generali Investments
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Il 2025 porterà una crescita moderata per i mercati azionari, con opportunità di investimento in settori ciclici e mercati emergenti, mentre si raccomanda cautela nella tecnologia e nelle rinnovabili.
A dare consigli di investimento è Michele Morganti, Senior Equity Strategist di Generali Investments, secondo cui la strategia di diversificazione e l’attenzione alle politiche economiche saranno cruciali per navigare nei prossimi 12 mesi.
Generali Investments, contesto favorevole per l’azionario nel 2025
Sono tre i fattori positivi in arrivo secondo l’esperto di Generali Investments. In primis la risoluzione dell’incertezza elettorale negli Stati Uniti contribuisce a una rotazione guidata dai fondamentali, che porta a un disinvestimento dal settore tecnologico statunitense verso altri settori e Paesi. In secundis, le banche centrali adottano politiche più accomodanti e c’è un buon outlook macroeconomico, soprattutto negli Stati Uniti. Infine, l’area dell’Eurozona presenta più rischi, ma offre anche valutazioni molto più convenienti.
“Il record storico del premio al rischio nell’area euro rispetto agli Stati Uniti potrebbe persistere nel breve termine – continua Morganti – poiché la crescita superiore degli Stati Uniti continua (con un PEG più basso), i rischi politici rimangono elevati e c’è incertezza riguardo a misure concrete su tasse, dazi e deregulation negli Stati Uniti”.
Nel complesso, Generali Investments prevede una crescita degli utili pari al 9,7% nel 2025, in rallentamento al 6% nel 2026 per USA e Area Euro.
Come diversificare gli investimenti negli USA e in UE
L’esperto in particolare suggerisce di diversificare gli investimenti negli Stati Uniti in un portafoglio equamente ponderato tra l’S&P 500 e il Russell 2000. Inoltre, consiglia di investire in settori legati a fusioni e acquisizioni, a Trump e ai prodotti “Made in the USA” dell’UE.
Guardando invece ai settori europei, l’esperto di Generali Investments, mantiene un orientamento ciclico: sovrappeso (OW) in Finanza, Semiconduttori, Aeronautica e Difesa, Costruzione, Farmaceutica, Immobili e Retail Alimentare, Alta Produzione e Prezzi (HPP), Vendita al Dettaglio, Telecomunicazioni. Sottopeso (UW) in Auto, Energia, Servizi Professionali di Comunicazione, Beni Durevoli, Alimentari, Media, Trasporti, Utilità.
In riferimento all’EMU, i rischi sono considerati al ribasso, ma ci sono opportunità nel “basket di Trump”, che ha sovraperformato nel 2024. Settori come i finanziari statunitensi, le piccole capitalizzazioni e l’energia dovrebbero continuare a beneficiare, mentre le azioni legate alle rinnovabili e ai beneficiari dell’Inflation Reduction Act (IRA) sono considerate a rischio. Si mantiene una posizione neutrale su AI e tecnologia statunitense, a causa di un buon momentum degli utili a breve termine.
Come strategia d’investimento l’analista suggerisce di diversificare gli investimenti al di fuori della tecnologia statunitense, in particolare nel Russell 2000.
“Le aziende dell’UE che producono negli Stati Uniti hanno prospettive più brillanti. Si raccomanda di mantenere un orientamento ciclico nell’UE, con focus su costruzione, vendita al dettaglio, finanziari, assicurazioni, farmaceutica e telecomunicazioni. Si suggerisce di aumentare l’esposizione a questi settori e di ridurre l’esposizione a energia, alimentari e trasporti” continua l’esperto.
Infine, posizione neutra sulle azioni dei mercati emergenti, con un overweight per Cina, India e Malesia. “L’India è vista come un’opportunità a causa del rischio geopolitico più basso e della crescita strutturalmente elevata. La Malesia è considerata attraente per la sua valutazione. Si prevede un leggero sovrappeso sulla Cina, scommettendo su stimoli fiscali e valutazione bassa”.