Notizie Notizie Italia Intesa Sp: vede utile in crescita nel 2010, a tenere banco la rinuncia di Siniscalco

Intesa Sp: vede utile in crescita nel 2010, a tenere banco la rinuncia di Siniscalco

30 Aprile 2010 13:09

“Per il 2010 ci proponiamo di avere un risultato leggermente superiore in termini di utile netto a quello del 2009”. Prova subito ad infondere ottimismo il Ceo di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, nell’inaugurare l’assemblea dei soci chiamata a rinnovare il Consiglio di sorveglianza del gruppo bancario. Una mossa non facile, visto che a tenere banco è senza dubbio la piccata rinuncia di Domenico Siniscalco alla presidenza del Consiglio di gestione, l’organo che amministra direttamente le attività di Ca’ de Sass. “E’ una storia triste”, ha commentato Emilio Ottolenghi, membro del Cdg di Intesa.

Lapidaria, ieri sera, la dichiarazione dell’ex ministro dell’Economia: “Ho ritirato la mia disponibilità in polemica con la Compagnia di San Paolo e il suo presidente che in quindici giorni non sono nemmeno riusciti a formulare una candidatura unica per la presidenza del Consiglio di gestione”. Un attacco frontale alla fondazione torinese, primo azionista di Intesa con il 9,9%, e al suo presidente Angelo Benessia. Adesso il candidato numero uno per guidare il Cdg resta Andrea Beltratti, docente della Bocconi, che secondo Siniscalco “non ha un’esperienza manageriale” e alla fine “rilanceranno il nome di Salza”.

Enrico Salza, attuale presidente del Cdg, in effetti potrebbe trovare una sponda tra i consiglieri ormai in contrasto con Benessia. Contro il numero uno di Assogestioni si è inoltre schierato l’asse Bazoli-Guzzetti, con il primo che verrà riconfermato alla presidenza del Cds e il secondo che in questi giorni ha continuato a difendere l’autonomia della banca dalle ingerenze politiche. In mezzo a questa tempesta, oggi viene eletto il Consiglio di sorveglianza che all’inizio della prossima settimana dovrà nominare il Consiglio di gestione.

Tornando all’assemblea, Passera ha spiegato che alle “quattro tenaglie” che hanno condizionato il 2009 (recessione, spread ai minimi, costo del credito al massimo e fiscalità), nel 2010 si potrebbe aggiungere “una quinta tenaglia normativa”. Secondo l’Ad di Ca’ de Sass le nuove regole di Basilea 3 allo studio potrebbero aggiungere ulteriori tensioni alle banche sia per quanto riguarda il capitale sia per la liquidità. “Credo che i regolatori avranno la saggezza di non introdurre ulteriori stress. Noi siamo già tra le pochissime banche in Europa che se anche Basilea 3 venisse introdotta immediatamente saremmo a posto con i requisiti di liquidità”.

Sul dividendo Passera ha praticamente assicurato il pagamento della cedola per l’esercizio in corso. “Noi consideriamo doveroso che, salvo casi di assoluta eccezionalità, la banca distribuisca dividendi. Ci siamo interrotti in un anno che non aveva visibilità sul futuro, ma appena usciti da quella fase ci siamo sentiti di suggerire di riprendere e di pagare con continuità il dividendo”.