Intesa Sanpaolo vara l’aumento e il piano. Utile 2013 a 4,2 mld. Per analisti target ragionevoli
Fumata bianca dal conclave di Intesa Sanpaolo. La lunga maratona dei consigli di gestione e di sorveglianza di Ca de Sass ha messo l’imprimatur al piano d’impresa che accompagnerà l’istituto per il prossimo triennio. Un piano che include un corposo aumento di capitale da cinque miliardi di euro, finalizzato a proiettare la banca guidata da Corrado Passera ai vertici del sistema bancario nazionale in tema di robustezza patrimoniale. Verrà realizzato entro luglio. Grazie al maxi-aumento il Core Tier 1 di Intesa, l’indice che rappresenta il capitale di più alta qualità di una banca, arriverà al 10% dal 7,9% attuale. Ora si tratterà di vedere che effetto avrà l’operazione sulla valorizzazione di alcune partecipazioni, come Fideuram ed Eurizon, da cui la banca si attende altri 150 punti di Core tier 1. Dettagli che emergeranno oggi nel piano industriale dal quale sono attesi anche interventi importanti sul fronte dei costi per difendere la redditività della banca.
Le azioni, secondo le attese del mercato, saranno offerte con uno sconto del 25-30% sul Terp, il prezzo teorico dei titoli dopo lo stacco del diritto di opzione, per invogliare le sottoscrizioni. A tutti i soci, inclusi gli azionisti di risparmio, verranno assegnati titoli ordinari così da rendere più incisiva la manovra sul patrimonio dal momento che le azioni di risparmio non sono conteggiate nel Core Tier 1. Pronto un consorzio di garanzia composto da 12 banche con Banca Imi e Bofa-Merrill Lynch global coordinator e joint bookrunner, affiancate da Goldman Sachs, Morgan Stanley, Deutsche Bank e Credit Suisse in qualità di joint bookrunner e da Unicredit, Hsbc, Commerzbank, Citigroup, Santander e Bnp Paribas come co-bookrunner. Le grandi fondazioni azioniste di Ca de Sass, che raggruppano oltre un quarto del capitale della banca, sono pronte a fare la loro parte sottoscrivendo pro-quota l’aumento. Ma sarebbe allo studio anche un veicolo, partecipato dagli enti, per sottoscrivere l’inoptato che la Tassara (2,5%), l’Agricole (4,79%) e alcune fondazioni minori potrebbero lasciare sul terreno.
Carifirenze (3,37%) si riunisce in consiglio giovedì per un primo esame dell’operazione. Sabato l’aumento sarà sul tavolo, per un’informativa, del consiglio generale della Compagnia di Sanpaolo (9,88%). Con l’inizio della prossima settimana toccherà alla Cariplo (4,68%), il 12 aprile, valutare l’operazione per chiudere con Cariparo (4,92%) e Carisbo (2,73%). Generali (4,97%), dopo aver sciolto i legami di bancassurance con Ca’ de Sass, deciderà sulla base della convenienza economica. Il 10 maggio la palla passerà di nuovo a Intesa Sanpaolo: l’assemblea dei soci di Intesa SanPaolo che si terrà il 10 maggio prossimo a Torino, alle 11 ha messo in calendario quattro punti all’ordine del giorno. In sede ordinaria i soci voteranno sulla proposta di distribuzione degli utili e sull’incarico di revisione dei conti per il 2012-2020; in sede straordinaria su alcune modifiche statutarie e sulla proposta di aumento di capitale fino a 5 mld di euro varata ieri dai consigli.