Intesa Sanpaolo: utili balzano a 720 milioni nel I semestre. Battute le attese
Piazza Affari apprezza i conti appena pubblicati di Intesa Sanpaolo con il titolo che sul Ftse Mib mette l’acceleratore e guadagna al momento l’1,6% a 2,26 euro. Ca’de Sass ha chiuso il primo semestre del 2014 con un utile netto balzato del 70,6% a 720 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sarebbe pari a 1,2 miliardi se si escludesse l’aumento retroattivo della tassazione – dal 12% al 26% – della plusvalenza registrata nel 2013 sulla quota detenuta in Banca d’Italia. Nel secondo trimestre l’utile netto è salito a 217 milioni di euro dai 503 milioni dei tre mesi precedente e ai 116 milioni di un anno fa nonostante, si legge in una nota, l’elevato onere fiscale, con un’aliquota effettiva complessiva pari al 59% nel primo semestre e al 75% nel secondo trimestre. Il risultato trimestrale ha battuto nettamente le attese degli analisti interpellati da Bloomberg ferme a 118,7 milioni di euro. I proventi operativi netti sono stati pari a 8.565 milioni di euro, in aumento del 4,7% rispetto agli 8.182 milioni del primo semestre 2013. Il risultato della gestione operativa è ammontato a 4.434 milioni di euro, in crescita dell’ 8,1% rispetto ai 4.101 milioni del primo semestre 2013.
Dal punto di vista patrimoniale, Intesa Sanpaolo al 30 giugno 2014 ha registrato un Common Equity ratio pro-forma Basilea 3 a regime al 12,9% dal 12,3% di fine 2013, livello top tra le maggiori banche europee ed equivalente a capitale in eccesso di circa 10 miliardi di euro e a un buffer di capitale di circa 13 miliardi per l’esercizio di Aqr e circa 20 miliardi per lo Stress Test. Il Common Equity ratio secondo i criteri transitori in vigore per il 2014 è risultato pari al 13,2%, rispetto all’11,9% pro-forma di fine 2013.
Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è stato pari a 2.571 milioni di euro, rispetto ai 2.827 milioni del primo semestre 2013. Gli accantonamenti per rischi e oneri ammontano a 236 milioni (comprensivi di 65 milioni a fronte del rimborso alla clientela da parte della controllata CIB Bank dello spread bid/offer applicato ai crediti retail in valuta estera), rispetto a 64 milioni del primo semestre 2013; le rettifiche nette su crediti sono pari a 2.256 milioni, rispetto ai 2.548 milioni del primo semestre 2013; le rettifiche nette su altre attività sono pari a 79 milioni, rispetto ai 215 milioni del primo semestre 2013.
Per il gruppo Intesa Sanpaolo nell’anno 2014 rimarrà prioritario preservare il carattere di sostenibilità dei risultati da conseguire. E’ quanto si legge nella nota di presentazione dei conti semestrali della banca in cui si spiega che grande attenzione sarà rivolta infatti alle varie azioni volte al rafforzamento della solidità patrimoniale, al costante miglioramento del profilo di rischio e liquidità, oltre agli obiettivi reddituali. Intesa Sanpaolo precisa inoltre che continuerà il costante presidio dell’efficienza, della produttività e della qualità dell’attivo del gruppo. Le azioni di repricing, anche per il 2014, consentiranno di contenere in parte le ripercussioni dello sfavorevole contesto atteso sui tassi di mercato.