Intesa Sanpaolo: utile trimestrale meglio delle attese. Obiettivi confermati
Grazie ai 3,5 miliardi del Tesoro a compensazione degli impatti sui coefficienti patrimoniali derivanti dall’acquisto di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, il primo semestre di Intesa Sanpaolo si è chiuso con un utile di 5.238 milioni di euro.
Nel trimestre, il dato contabile è pari a 4.337 milioni di euro mentre quello “depurato” risulta pari a 837 milioni, in calo rispetto ai 901 milioni del primo trimestre e di un anno prima. Gli analisti avevano stimato una contrazione più consistente a 674,8 milioni. “Risultati in linea con la quota semestrale dell’impegno alla distribuzione di 3,4 miliardi di euro di dividendi cash per il 2017”, riporta la nota di presentazione dei conti.
I proventi operativi netti sono pari a 4.348 milioni, in diminuzione del 2,6% rispetto a un anno prima ma maggiori dei 4.316 milioni attesi. L’istituto guidato da Carlo Messina registra una discesa sia i proventi da commissioni (-2%), sia quelli da interessi (-0,9%).
Migliora il trend della qualità del credito: diminuisce il flusso di nuovi crediti deteriorati provenienti da crediti in bonis, scende lo stock di crediti deteriorati, di sofferenze e di inadempienze probabili. Per quanto riguarda la patrimonializzazione, il common equity ratio pro-forma a regime si attesta al 13% tenendo conto dei dividendi maturati nel semestre.
“Nel 2017 è atteso un aumento del risultato della gestione operativa, conseguente alla crescita dei ricavi e al continuo cost management, e del risultato corrente lordo”. È inoltre confermato l’impegno “alla distribuzione di dieci miliardi di euro di dividendi cash complessivi, indicato nel Piano di Impresa, per il quadriennio 2014-2017”.