Meglio Intesa Sanpaolo o Unicredit? Goldman Sachs riavvia copertura sui due titoli e spiega risvolti con scenario rialzo tassi più stagflazione
Rallentamento della crescita, allentamento dell’inflazione e tassi più elevati. E’ questo lo scenario sfidante che si troveranno a fronteggiare nel prossimo futuro le banche europee. A detta di Goldman Sachs le banche saranno intrappola tra due forze opposte: da un lato l’assist di tassi più elevati, dall’altro i rischi legati a stagflazione o recessione a breve termine.
Lo scenario di tassi dovrebbe trainare ricavi più elevati, in particolare per UniCredit, dove maggiori ricavi e utili dovrebbero sostenere il target di 16 miliardi di euro di ritorno sul capitale per gli azionisti (pari a circa il 70% della capitalizzazione di mercato odierna). Per Intesa Sanpaolo l’attesa di Goldman è che i maggiori tassi più che compenseranno la pressione sulle commissioni, mentre la NeoBank “Isybank” ha il potenziale per trasformare i rendimenti nel settore retail. Isybank è vista come una delle strategie fintech più lungimiranti tra le società finanziarie europee.
Goldman ha avviato la copertura su Intesa Sanpaolo con rating buy e prezzo obiettivo fissato a 3,25 euro. Avvio di copertura con rating buy anche su Unicredit e prezzo obiettivo a 18,50 euro.
Anche KBW si esprime sulle due big bancarie italiane
Sulle due maggiori banche italiane si è espressa anche Keefe, Bruyette & Woods (KBW) aggiornando le stime degli istituti di credito sotto la sua copertura e ritocca rating e valutazione anche sulle due big bancarie di Piazza Affari. L’update va a incorporare gli ulteriori aumenti dei tassi di interesse, le maggiori spese operative e il costo del rischio. Unicredit risulta la prima scelta per le large cap europee con prezzo obiettivo rivisto al rialzo a 16,1 euro dai 13,9 euro indicati in precedenza. KBW ha alzato del 32% le stime di EPS per il 2022 di Unicredit e del 18% quelle per il 2023.
Confermato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo a 2,7 euro, con raccomandazione scesa da outperform a market perform. Il prezzo obiettivo indicato implica comunque un potenziale upside del 32% per Intesa. Sulla maggiore banca italiana il consensus degli analisti vede prevalere nettamente i giudizi ‘buy’, pari a 22, con 6 hold e un solo sell.
