Notizie Notizie Italia Intesa Sanpaolo: tra gli azionisti spuntano i cinesi, il 2% in mano alla PBoC

Intesa Sanpaolo: tra gli azionisti spuntano i cinesi, il 2% in mano alla PBoC

24 Giugno 2015 13:59
Riprende la campagna d’Italia da parte di Pechino. La People’s Bank of China (PBoC), già presente nel’azionariato di diverse delle blue chips di Piazza Affari, ha superato la soglia rilevante del 2% in Intesa Sanpaolo. Secondo l’aggiornamento dell’azionariato di riferimento (titolari di quote superiori al 2%) pubblicato oggi sul sito istituzionale di Intesa Sanpaolo, la banca centrale cinese risulta detenere una quota del 2,005% della banca italiana. Quota che corrisponde a un controvalore di oltre a 1 miliardo di euro se si considera l’attuale capitalizzazione dell’istituto guidato da Carlo Messina. 
Cari Padova e Rovigo lima quota al 3,35% 
Tra gli altri azionisti di riferimento risulta scesa la quota della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, scesa al 3,4% dal 4,2% precedente. Primo azionista si conferma la Compagna di San Paolo al 9,38% (dal 9,5%), seguita da BlackRock (al 4,897%) e Fondazione Cariplo (4,84%). Poco sopra la soglia del 2% anche Ente Cari Firenze (2,091%) e Norges Bank (al 2,091%). Il flottante della banca risulta del 70,18%. 

AZIONISTA

AZIONI
ORDINARIE

% DI
POSSESSO

Compagnia di San Paolo

1.486.372.075

9,380%

BlackRock Inc. (1)

775.978.889

4,897%

Fondazione Cariplo

767.029.267

4,840%

Fondazione C.R. Padova e
Rovigo

531.264.450

3,353%

Ente C.R. Firenze

14.655.221

3,248%

Norges Bank (2)

331.386.184

2,091%

People’s
Bank of China

317.642.846

2,005%

Gli investimenti cinesi a Piazza Affari
La People’s Bank of China risulta già presente nell’azionariato di molte big di Piazza Affari con partecipazioni nell’ordine del 2% in Generali Assicurazioni, Terna, Saipem, Fiat Chrysler, Prysmian e Telecom Italia. L’Italia risulta al terzo posto tra i paesi europei dove Pechino ha maggiormente investito, dietro solo a Gran Bretagna e Francia. 
L’investimento più cospicuo è quello di quest’anno da parte di Chem China che ha sborsato 7 miliardi per rilevare il controllo di Pirelli.