Intesa Sanpaolo regina di inizio 2022 sul Ftse Mib: già +11% aspettando il nuovo piano. Tra gli analisti pioggia di buy e nessun sell
Nuovo allungo a Piazza Affari per Intesa Sanpaolo. In chiusura il titolo della maggiore banca italiana ha segnato +2,56% a 2,545 euro, consolidando la posizione di miglior performer del Ftse Mib da inizio anno con oltre +11%. Intesa si è riportata sui massimi dal 15 ottobre quando il titolo si era spinto fino ad area 2,575 che corrisponde con il top di chiusura degli ultimi 3 anni e mezzo.
Più utili e dividendi, possibile anche un buyback generoso
Cresce l’attesa degli investitori per il nuovo business plan in arrivo tra un mese. Anche gli analisti guardano al nuovo piano e settimana scorsa BofA ha confermato buy su Intesa Sanpaolo indicata come top pick bancaria in Europa. Il prezzo obiettivo indicato da BofA è passato da 3 a 3,3 euro. Gli analisti della banca Usa hanno rivisto al rialzo le stime di EPS e di dividendo. In particolare il dividendo relativo al 2022 è atteso ora a 0,19 euro per azione, quasi il 25% in più dei 0,16 euro indicati in precedenza. Il nuovo piano a detta di BofA dovrebbe confermare la politica dividendi con payout al 70% e non è da escludere l’introduzione di un generoso piano di buyback.
Intesa nel 2021 ha distribuito una tripla cedola: oltre a quella classica di primavera, il 20 ottobre la banca guidata da Carlo Messina ha staccato 0,0996 euro per azione e il 22 novembre altri 0,0721 euro come acconto per il 2022.
Tra gli analisti monitorati da Bloomberg prevalgono i giudizi positivi su Intesa: il 67,7% dice buy, il 32,3% è hold, mentre nessun analista è sell sul titolo. Il prezzo obiettivo medio a 12 mesi è di 2,84 euro, ossia oltre l’11% sopra i livelli attuali.
Nei giorni scorsi il nome di Intesa era spuntato anche in ottica M&A. Il sito svizzero di finanza Inside Paradeplatz ha accennato ad alcuni rumor circolati sul mercato, relativi alla presunta voglia di M&A del presidente di Credit Suisse, Antonio Horta-Osorio, che guarderebbe sia all’Italia che alla Francia per trovare un potenziale partner per il colosso bancario elvetico. In Italia l’attenzione di Horta-Osorio si sarebbe focalizzata su una tra UniCredit e Intesa SanPaolo.
Proprio il mese scorso il ceo di Intesa, Carlo Messina, ha fatto presente che “esiste un problema di dimensioni delle banche europee, il cui valore di Borsa aggregato non fa quello della sola Jp Morgan”.
Relativamente ai cardini del nuovo piano, Messina ha espresso l’intenzione di aumentare gli investimenti nel wealth management. Il digitale sarà un altro target a cui la banca punterà. “L’elemento del digitale comporterà una riduzione degli sportelli retail”, visto che sempre “meno famiglie vengono in filiale”, “individueremo soluzioni dignitose per le persone che possano essere coinvolte nella generazione di valore della banca”. Niente uscite quindi in agenda.