Notizie Notizie Italia Intesa SanPaolo pronta a muovere ancora sul risiko degli sportelli: in corsa per Polbank

Intesa SanPaolo pronta a muovere ancora sul risiko degli sportelli: in corsa per Polbank

1 Novembre 2010 13:30

Intesa Sanpaolo è pronta a muovere sul risiko degli sportelli. E’ ancora una volta l’istituto guidato da Corrado Passera a riaccendere la luce sulle strategie di espansione, dopo due anni pesantissimi in cui le banche (e non solo) hanno pensato solo a tagliare. Intesa lo fa, tornando a guardare ad Est. Secondo quanto riportato dal sito internet greco Euro2day, in Polonia sarebbe in dirittura d’arrivo nella gara per Polbank.


Così in vista della formalizzazione dell’acquisto del 51% di Banca Monte Parma, un blitz risultato parecchio indigesto alla Popolare di Milano, e dopo avere firmato una lettera di intenti – tramite Fideuram – con Banca Sara, Ca’ de Sass sarebbe in corsa, anche se dovrà affrontare la concorrenza dei francesi di Bnp Paribas e degli svizzeri di Raiffeisen, per la divisione polacca di Efg Eurobank, una delle maggiori banche greche.

 

Eurobank ha messo in vendita una percentuale compresa tra il 50 e il 75% della sua partecipazione in Polbank, istituto che dispone di 344 filiali e ha una quota sul mercato polacco dei prestiti pari al 4,5% e nella raccolta del 2,5%, oltre che un patrimonio di 400 milioni. Ancora una decina di giorni e gli advisor Rothschild e Goldman Sachs avranno sul tavolo tutte le offerte vincolanti entro l’11 novembre. Poi sarà la volta del rush finale.

 

Eurobank ha intenzione di concludere l’operazione di vendita entro la fine dell’anno, fiduciosa che le proposte saranno generose. Mentre Intesa ha in programma qualche giorno prima i consigli che potrebbero decidere la presentazione dell’offerta (il 9 novembre è in calendario il board per l’approvazione dei conti del terzo trimestre).

 

Non è la prima volta che Intesa cerca fortuna in Polonia: quest’estate Ca’ de Sass aveva, infatti, partecipato alla corsa per un’altra banca di Varsavia, la Zachodni, ma aveva poi rinunciato a causa del prezzo troppo alto richiesto dal venditore, il gruppo irlandese Aib, e dell’assenza di sinergie sul mercato polacco. Adesso l’istituto guidato da Corrado Passera ci riprova, anche se sarà ancora una volta il prezzo a dettare la linea di condotta.

 

“La Zachodni è stata valorizzata quattro volte il book value, qui le cifre in gioco sono diverse. Polbank è una banca più piccola, Intesa SanPaolo ha una buona capacità di spesa, ma si dovrà confrontare con una potenza di fuoco come Bnp. Non è una partita che si gioca sul velluto”, commenta un analista di una primaria banca estera interpellato da questa testata. “La Polonia è un paese interessante in Europa con buoni fondamentali, ma dove la competizione nel comparto finanziario inizia a farsi sentire: è presidiato da Unicredit, dal Santander, da Bnp e da alcune banche locali molto forti – aggiunge – . Sarebbe importante per Intesa SanPaolo entrarci, ma senza dover affrontare una guerra di prezzo con Bnp”.

 

“Il problema di Intesa – segnala un secondo analista di una primaria banca estera – è che vorrebbe crescere all’estero ma lo fa con bid conservativi, che non hanno avuto ripercussioni sui conti della banca. Dalla crisi sono uscite banche con un’offerta maggiore di Intesa SanPaolo, che hanno saputo rischiare di più. Adesso invece il mercato inizia a scontare sulla banca guidata da Corrado Passera il rischio M&A nella valutazione. Si tratta di un rischio per gli shareholders che devono guardare a questi deal – come per esempio quello in Polonia – che potrebbero prefigurarsi, che saranno in grado di dare un upside sugli utili solo nel medio/ lungo periodo, non nel breve”.