Insider trading: sotto accusa Vedovotto (ex ad di Safilo), sequestrati oltre 1 mln e una Ferrari
La procura di Milano avrebbe sequestrato oltre 1 milione di euro all'ex amministratore delegato di Safilo, Roberto Vedovotto, nell'ambito di un'accusa di insider trading. E' quanto riportano alcuni media nazionali, specificando che il sequestro preventivo ammonterebbe a 1 milione e 168 mila euro e ad una Ferrari California dal valore di 174 mila euro.
Secondo quanto affermato da "La Repubblica" l'ex ad avrebbe sfruttato la sua posizione di rilievo e alcune informazioni in suo possesso per compravendere titoli e trarne beneficio.
La vicenda riguarderebbe la vendita di 80 mila azioni Safilo che Roberto Vedovotto, dopo essere passato al gruppo Kering nel novembre 2013 quale ceo della divisione eyewear, avrebbe venduto prima che si diffondesse la notizia della chiusura anticipata di un contratto di licenza in essere fra Safilo e Gucci (società del gruppo Kering). Nella sua posizione Vedovotto avrebbe partecipato alla decisione di chiudere anticipatamente il contratto, avvenuta nel maggio 2014, per poi vendere le azioni Safilo sul mercato nel periodo tra maggio e settembre 2014, prima della comunicazione ufficiale della notizia avvenuta proprio a settembre di quell'anno.
Gli accertamenti Consob sono partiti quindi considerando l'ex ad di Safilo a conoscenza dell'evento ben prima della sua effettiva divulgazione ai media.
In seguito alla diffusione della notizia il 3 settembre 2014 della fine della collaborazione fra Safilo e Gucci, le azioni della società italiana erano crollate del 27,38%.
Secondo quanto affermato da "La Repubblica" l'ex ad avrebbe sfruttato la sua posizione di rilievo e alcune informazioni in suo possesso per compravendere titoli e trarne beneficio.
La vicenda riguarderebbe la vendita di 80 mila azioni Safilo che Roberto Vedovotto, dopo essere passato al gruppo Kering nel novembre 2013 quale ceo della divisione eyewear, avrebbe venduto prima che si diffondesse la notizia della chiusura anticipata di un contratto di licenza in essere fra Safilo e Gucci (società del gruppo Kering). Nella sua posizione Vedovotto avrebbe partecipato alla decisione di chiudere anticipatamente il contratto, avvenuta nel maggio 2014, per poi vendere le azioni Safilo sul mercato nel periodo tra maggio e settembre 2014, prima della comunicazione ufficiale della notizia avvenuta proprio a settembre di quell'anno.
Gli accertamenti Consob sono partiti quindi considerando l'ex ad di Safilo a conoscenza dell'evento ben prima della sua effettiva divulgazione ai media.
In seguito alla diffusione della notizia il 3 settembre 2014 della fine della collaborazione fra Safilo e Gucci, le azioni della società italiana erano crollate del 27,38%.