Notizie Notizie Mondo Inflazione Usa: le attese del mercato su prezzi e tagli tassi Fed

Inflazione Usa: le attese del mercato su prezzi e tagli tassi Fed

7 Ottobre 2024 14:34

Dopo la sorpresa giunta venerdì dai dati sul mercato del lavoro, negli Stati Uniti l’attenzione torna a focalizzarsi sull’inflazione. Questo giovedì sono in programma i prezzi al consumo, attesi in rallentamento ma ancora al di sopra del target della Fed. Intanto, gli operatori riducono le scommesse su un taglio dei tassi da 50 bp nella prossima riunione di novembre.

Dopo il mercato del lavoro tocca ai dati sull’inflazione Usa

Il rapporto di questa settimana sull’inflazione americana arriva dopo i nonfarm payrolls superiori alle stime. A settembre, le nuove buste paga nel settore non agricolo si sono attestate a 254 mila, ben al di sopra delle 150 mila previste. Inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,2% al 4,1% e la crescita dei salari medi orari ha accelerato al 4,0% su base annua.

Il mercato del lavoro a stelle e strisce si è dunque mostrato ben lontano dal temuto deterioramento, riducendo l’urgenza per la Fed di ridurre velocemente i tassi di interesse.

Nonfarm payrolls cambiano scenario su tassi Fed

Per questi motivi, lo scenario base in vista della prossima riunione del 7 novembre è diventato quello di un taglio da 25 punti base, con una probabilità vicina al 90%. In alternativa, i future prezzano un mantenimento dello status quo, con una probabilità intorno al 10%, mentre una mossa da 50 bp è stata sostanzialmente esclusa.

“Riteniamo che la discesa dei tassi proseguirà, ma dopo i dati – sul mercato del lavoro – è più probabile che la Fed si muova con tagli al ritmo di 25 punti base” ha affermato venerdì Rick Rieder, Chief Investment Officer of Global Fixed Income di BlackRock.

Secondo l’esperto, la Fed si sta ricalibrando su un’economia molto solida, alla luce della quale “sembra più appropriato per il mercato prezzare una piccola probabilità di nessun taglio nella prossima riunione, piuttosto che una piccola probabilità di una riduzione da 50 bps.”

Le stime sull’inflazione Usa

Se le preoccupazioni per il mercato del lavoro sembrano essersi dissipate, dall’altro lato l’inflazione rimane al di sopra dell’obiettivo della Fed, fissato al 2%. Per questo, i dati di settembre sui prezzi al consumo, in uscita il 10 ottobre, saranno attentamente monitorati dalla banca centrale e contribuiranno a formare le aspettative sulle prossime mosse di politica monetaria.

Gli analisti prevedono un incremento su base mensile dello 0,1%, inferiore al +0,2% di agosto. Anno su anno è attesa una crescita del 2,3%, in rallentamento dal 2,5% del mese precedente che ha segnato il ritmo più basso dall’inizio del 2021. Il dato core, che esclude i prezzi alimentari ed energetici, è stimato in aumento dello 0,2% congiunturale (+0,3% ad agosto) e del 3,2% tendenziale, invariato rispetto al mese precedente.

“L’inflazione continua a muoversi nella giusta direzione, il che consentirà ulteriori tagli”, ha scritto l’economista statunitense di Bank of America Stephen Juneau. “Tuttavia, continuiamo a pensare che i dati sul lavoro siano più importanti per l’entità dei tagli“.