Notizie Dati Macroeconomici Inflazione Uk si allinea a target BoE ma resta nodo servizi. Verso primo taglio tassi ad agosto in stile Bce?

Inflazione Uk si allinea a target BoE ma resta nodo servizi. Verso primo taglio tassi ad agosto in stile Bce?

19 Giugno 2024 11:40

Rallenta (in linea con le attese) l’inflazione inglese per il mese di maggio. Un dato che viene servito proprio alla vigilia della riunione della Bank of England (BoE) che si riunisce domani e che potrebbe fornire indicazioni sulle tempistiche del primo taglio dei tassi. Sforbiciata che, secondo alcuni operatori, potrebbe arrivare nel meeting di agosto.

Intanto i dati diffusi stamattina sull’inflazione nel Regno Unito mostrano un +2% su base annua, allineandosi per la prima volta dalla primavera del 2021 al target della BoE. Resta sotto osservazione la voce “servizi”, ancora una volta è stata superiore alle aspettative.

Inflazione Uk in frenata, servizi delude ancora

Inflazione britannica in frenata a maggio. Stando ai dati diffusi stamattina dall’Office for National Statistics, i prezzi al consumo sono scesi a +2% su base annua rispetto al +2,3% della passata rilevazione e in linea con le aspettative del mercato. In rallentamento anche la componente base (3,5% da 3,9%), mentre quella servizi è scesa ma meno delle aspettative e resta resiliente. Quest’ultimo dato ha mostrato un +5,7% a maggio dal precedente +5,9 contro il +5,5% del consensus Bloomberg. Su base mensile l’inflazione inglese ha mostrato una crescita dello 0,3% in linea con la passata lettura ma al di sotto delle attese del mercato che pronosticava un rialzo dello 0,4%.

Il rallentamento dell’inflazione va a favore di un taglio dei tassi da parte della Banca centrale ma la resilienza dei servizi potrebbe portare l’istituto ad essere più cauto. Indicazioni sulla tempistica del primo taglio potrebbero giungere già dalla riunione della BoE di domani”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services.

Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm, sottolinea come i dati diffusi oggi (con l’inflazione al 2% su base annua) rappresentino “una vera e propria pietra miliare, che per la prima volta in quasi tre anni si allinea all’obiettivo della Banca d’Inghilterra”. Secondo l’esperto, questo dato dovrebbe rappresentare una piccola buona notizia per il Primo Ministro Rishi Sunak, che nella propria agenda politica ha dato priorità al controllo dell’inflazione. Per il Regno Unito è un momento cruciale, con le elezioni generali che incombono il 4 luglio. Solo un anno fa, l’inflazione annuale si attestava all’8,7%, in calo rispetto al picco di oltre l’11% dell’ottobre 2022, il tasso più veloce registrato in oltre quarant’anni.

Poiché la Banca d’Inghilterra sembra intenzionata a mantenere i tassi di interesse al 5,25%, è chiaro che la parola d’ordine resta “cautela”, per evitare una riaccelerazione dell’inflazione. Questa decisione sarà probabilmente esaminata nei prossimi mesi, man mano che il panorama economico continuerà ad evolversi”, aggiunge Flat.

ING: primo taglio atteso ad agosto, tre in tutto nel 2024

Un dato, quello di maggio, che rappresenta una buona notizia anche per ING che però precisa: “è ovviamente un’ottima notizia, ma riteniamo che probabilmente siamo verso la fine del processo disinflazionistico. Sebbene l’indice dei prezzi al consumo potrebbe verosimilmente scendere nel corso dell’estate – sostenuto magari  da un’ulteriore disinflazione nel settore alimentare e dei servizi – altri settori saranno meno utili”. Secondo la banca olandese, l’inflazione potrebbe rimbalzare attorno al target del 2% per gran parte dell’anno e potrebbe risalire potenzialmente verso l’area del 2,5% verso la fine del 2024.

Partendo da queste considerazioni, James Smith, developed markets economist di ING, conferma la stima di un primo taglio dei tassi ad agosto, con un totale complessivo di tre tagli quest’anno. “In ogni caso ci sarà un altro rapporto sull’inflazione il mese prossimo prima della riunione di agosto. Eventuali grandi sorprese potrebbero presumibilmente causare un ulteriore ritardo – avverte l’economista -. Ma ascoltando il governatore Andrew Bailey a maggio, sembrava desideroso di andare avanti sulla strada di taglio dei tassi di interesse. E’ un po’ come è avvenuto per la Banca Centrale Europea, la BoE sembra più fiduciosa nelle sue previsioni sull’inflazione rispetto agli ultimi due anni. Osserveremo la dichiarazione di domani per individuare segnali che indicano che questa fiducia”. E puntualizza: “In ogni caso, i mercati scontano una probabilità del 40% di un taglio ad agosto, cifra che sembra decisamente troppo bassa”.

Reazioni sui mercati: nessuno scossone per Ftse 100 e sterlina

Intanto la Borsa di Londra si mostra debole, registrando una flessione dello 0,24% circa in una giornata che vede i listini europei mostrare una certa cautela senza il faro di Wall Street chiusa oggi per festività.

Osservando le performance del mercato forex, la coppia EUR/GBP viene scambiata a 0,843, appena leggermente più in basso dopo la pubblicazione, con i mercati che indicano una probabilità pari al 43% di un primo taglio in agosto. “Anche se i dati sull’inflazione di oggi sono un po’ contrastanti, vediamo ancora un rialzo nel medio termine per il cambio EUR/GBP – afferma Francesco Pesole FX Strategist di ING -. Anche se il rischio politico nell’UE potrebbe rallentare i rialzi dell’euro nel breve termine, crediamo che la narrazione attuale porterà ad un sostanziale movimento al rialzo del cambio EUR/GBP, e ci aspettiamo un movimento a 0,87 entro la fine dell’estate”.