Inflazione, razionamento gas e rischio sboom utili: tre grandi incognite che riportano le vendite sui mercati
Prende il via una settimana importante per i mercati, con l’inflazione Usa e l’avvio dell’earning season in primo piano. Mercoledì 13 luglio arriverà il dato di giugno dell’inflazione USA, attesa in ulteriore accelerazione a +8,8% annuo dal’8,6% del mese precedente. Il forte report sull’occupazione Usa di giugno ha dissipato in parte i timori di recessione, ma allo stesso tempo potrebbe incoraggiare la Federal Reserve a continuare i suoi aggressivi aumenti dei tassi nei prossimi mesi per combattere l’inflazione.
Earning season al via, a caccia di indizi su arrivo o meno della recessione
Giovedì 14 luglio prenderà invece il via la stagione delle trimestrali con i colossi bancari statunitensi JPMorgan e Morgan Stanley ad aprire le danze. Il giorno dopo toccherà a Citigroup e Wells Fargo.
Gli investitori aspettano al varco i riscontri dei colossi di Wall Street per capire se i profitti stanno reggendo e se si assisterà a tagli delle guidance complici le crescenti minacce alla domanda. “È bizzarro che quando tutti parlano di una potenziale recessione, le previsioni sugli utili degli analisti siano aumentate negli ultimi mesi anziché al ribasso”, sottolinea Anneka Treon, ceo di Van Lanschot Kempen.
Europa e spauracchio taglio forniture gas russo
In Europa tiene banco invece la questione gas. Il gasdotto Nord Stream 1 sarà chiuso da Mosca per dieci giorni per la manutenzione annuale a partire da oggi, ma sta crescendo il timore che i russi lo tengano chiuso per esercitare pressioni sui governi sulle sanzioni relative alla guerra in Ucraina. Una mossa che complicherebbe i tentativi dei paesi UE di aumentare lo stoccaggio invernale del gas.
Se la Russia dovesse bloccare le forniture l’Europa si troverebbe a dover affrontare una situazione molto complicata con la prospettiva di forti ricadute economiche e una recessione quasi inevitabile. Paesi quali Germania e Italia sono pronti a piani di razionamento del gas.
L’Italia senza l’apporto del gas russo vedrebbe venir meno il 44% delle sue forniture di gas (29 miliardi di metri cubi nel 2021). Secondo il Messaggero il piano per l’austerity del governo partirebbe da razionamenti ai consumi residenziali (abbassamento delle temperature di 2 gradi, spegnimento dei riscaldamenti di notte, etc.) che permetterebbe di risparmiare fino a 6 miliardi di metri cubi, ossia circa il 20% del gas importato dalla Russia.
Mercati giù
Stamattina i mercati si muovono in deciso ribasso. Il Ftse Mib segna -0,93% a 21.572 punti accodandosi alla negatività dei mercati asiatici con Hang Seng sceso del 3% complici le preoccupazioni per una nuova ondata di blocchi per combattere una nuova sottovariante Covid. In deciso calo anche i futures di Wall Street.
Tra le big di Piazza Affari si muovono in deciso calo le banche: -4,3% Bper, -3,32% Banco BPM e oltre -2,3% Unicredit. Tra i peggiori in avvio anche Interpump (-2,42%) e Moncler (-2,7%).