Notizie Valute e materie prime Inflazione ferma al 2,9% a febbraio. Ancora aumenti per gli alimentari

Inflazione ferma al 2,9% a febbraio. Ancora aumenti per gli alimentari

29 Febbraio 2008 11:04

Nel mese di febbraio l’inflazione è rimasta ferma al 2,9% (stesso dato di gennaio). È quanto si apprende dalla stima preliminare diffusa oggi dall’Istat. Su base mensile i prezzi sono cresciuti dello 0,3%.
Ma ciò che catalizza l’attenzione, soprattutto quella dei consumatori, è che anche nel secondo mese dell’anno a fare registrare il nuovo rialzo sono stati i prezzi dei trasporti e dei generi alimentari. Quest’ultimi continuano a lievitare e rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente hanno messo a segno un rialzo pari al 5%. Si tratta della variazione più alta degli ultimi dodici anni, precisa l’Istituto di statistica italiano. I rincari più vistosi sono stati quelli del pane, che ha riportato un +12,5%, della pasta in crescita del 14,4% e del latte +10%.


L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), rilevato ai fini della composizione dell’indice europeo di Eurostat, ha registrato a febbraio una variazione di +0,1% rispetto al mese precedente e una variazione di più 3,1% rispetto allo stesso mese dell’anno passato. 

Come si apprende nel comunicato, su base annua, gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati, oltre che per gli alimentari, nei capitoli ‘Trasporti’ (+5,5%), e ‘Abitazione, acqua, elettricità e combustibili’ (+3,9%). Variazioni tendenziali negative si sono avute invece nei capitoli ‘Comunicazioni’ (-8,4%) e ‘Servizi sanitari e spese per la salute’ (-0,1%).

Mentre su base mensile gli aumenti più significativi dell’indice per l’intera collettività si sono registrati per i capitoli ‘Altri beni e servizi’ (+0,6%), ‘Prodotti alimentari e bevande analcoliche’, ‘Mobili, articoli e servizi per la casa’ (+0,5% per entrambi) e ‘Ricreazione, spettacoli e cultura’ (+0,4%).

 

Appreso il dato le associazioni in difesa dei consumatori sono scese subito in campo. Il dato non coglie di sorpresa l’Adoc, che da tempo va denunciando rincari record dei prodotti a maggiore diffusione d’acquisto. “E’ gravissimo che i rincari coinvolgano i beni alimentari e i carburanti – commenta Carlo Pileri, presidente dell’Adoc -. Sono due spese irrinunciabili per le famiglie, che pesano pesantemente sui loro bilanci, almeno 2000 euro in più dall’introduzione dell’euro”.
“Da Mr. Prezzi su carne, latte, pane, frutta e verdura ci aspettiamo – spiega Adiconsum – anche iniziative di maggior deterrenza contro la speculazione e i ricarichi eccessivi. Sappiamo che Mr. Prezzi non ha poteri sanzionatori, ma alle indagini sui prezzi può, e in alcuni casi, deve seguire l’indagine fiscale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il commento del Codacons: “Si tratta di rincari folli che pesano come un macigno sulle teste delle famiglie italiane, specie quelle a reddito medio-basso di questo passo i consumi nel settore alimentare a fine 2008, faranno registrare un drastico calo che potrebbe raggiungere la preoccupante quota -10%.

 

(Notizia aggiornata alle 15.34)