Indipendenza Scozia: per la prima volta in vantaggio il fronte del sì, anche la City trema

Conto alla rovescia incandescente oltremanica per l’appuntamento del 18 settembre con il referendum per l’indipendenza della Scozia. Per la prima volta un sondaggio ha dato in vantaggio i separatisti. Vittoria del fronte del sì per l’indipendenza sancirebbe la separazione della Scozia dalla Gran Bretagna dopo ben 307 anni.
Osborne tenta di correre ai ripari a soli 10 giorni dal referendum
A scuotere il Regno Unito, compresi i mercati finanziari londinesi, è il sondaggio curato da YouGov per il Sunday Times. Per la prima volta il “sì” risulta in vantaggio con il 51% delle preferenze indicate dal sondaggio YouGov rispetto al 49% del fronte degli “unionisti”.
Sorpasso nei sondaggi che impensierisce fortemente Londra che nei prossimi giorni intende fare il possibile per convincere gli indecisi a schierarsi per il “no”. In particolare il cancelliere dello Scacchiere George Osborne ha promesso la presentazione di un piano per incrementare i poteri del Parlamento scozzese.
Sterlina ai minimi da novembre 2013
Oggi i mercati londinesi hanno aperto in rosso con il Ftse 100 che cede lo 0,36% a quota 6.830 punti. La possibile vittoria del “sì” pesa soprattutto sulla sterlina che questa mattina ha toccato i minimi dal novembre 2013 a quota 1,6165 dopo aver già archiviato una prima settimana di settembre molto difficile con un calo dell’1,6% rispetto al dollaro Usa. Secondo gli esperti di Goldman Sachs una vittoria dei nazionalisti scozzesi potrebbe avere conseguenze “gravi” a breve termine e innescare un sell off sulla sterlina.