Notizie Notizie Italia Inchiesta rifiuti, Impregilo è nella bufera

Inchiesta rifiuti, Impregilo è nella bufera

6 Agosto 2007 07:48

Dopo un fine settimana intenso, l’ottava comincia male per Impregilo  anche a Piazza Affari. Il titolo del gruppo milanese è tornato in contrattazione a -8,45%, scambiando a 5,09 euro. Dopo un’apertura a 5,38 euro, il titolo era stato colpito dagli ordini di vendita scendendo velocemente sotto quota 5 euro e venendo sospeso per eccesso di ribasso a 4,98 euro, -10,43%.


Ma cosa è successo nel fine settimana? L’inchiesta sui rifiuti in Campania è entrata nel vivo. Impregilo ha reso noto che è iniziato con una prima tranche da 90 milioni di euro il sequestro emesso dal gip di Napoli il 26 giugno scorso. Il sequestro, concesso per un totale di circa 750 milioni di euro e confermato dal tribunale del riesame il 25 luglio, è stato eseguito su vari conti correnti bancari di Impregilo, Fisia Italimpianti, FIBE e FIBE Campania. Intanto, il gruppo milanese ha incaricato i propri legali di impugnare il provvedimento di sequestro dinanzi alla Corte di Cassazione non appena saranno rese note le motivazioni.


La vicenda ha destato però anche l’attenzione della Consob che ha convocato per lunedì i vertici del gruppo leader nel settore dell’edilizia e delle grandi opere  per capire quanto questo sequestro impatterà sullo sviluppo del piano industriale e sui conti  semestrali che verranno approvati l’11 settembre.


E il consiglio di amministrazione di Impregilo ha cercato di correre ai ripari. Dopo aver preso atto dell’esecuzione del sequestro preventivo sui conti della società, il cda, in attesa della pronuncia definitiva da parte della Corte di Cassazione, ha fatto il punto della situazione dopo avere ascoltato sia l’esposizione del presidente e dell’amministratore delegato in merito alla situazione aziendale sia le  reazioni di sostegno manifestate per le vie brevi dal sistema bancario e di conseguenza ha confermato i piani delle attività in corso ed ha espresso l’unanime proposito di procedere nel mantenimento dei piani per lo sviluppo della società. Per questa ragione è stato conferito a Mediobanca l’incarico per individuare le soluzioni finanziarie più idonee.