Notizie Notizie Italia In diretta dalla City – Si resta in fase di chiara avversione al rischio

In diretta dalla City – Si resta in fase di chiara avversione al rischio

24 Maggio 2010 08:16

Da Londra un trader italiano di una banca internazionale, dietro la promessa dell’anonimato, ci guida sui mercati finanziari con il taglio operativo proprio di un professionista della finanza. Per mantenere intatta questa caratteristica si è scelto di non filtrare il commento originale, conservandone quindi anche i tecnicismi. Ecco di cosa si parla oggi nelle sale operative della City. Buona lettura.

 

DATI E MERCATI
Venerdì di classico “take profit”:
 
– Equity e commodity positivi (S&P +1.50%, MSCI +0.5%, Shangai Index +3.43%). ICE brent sopra $72/b (+0.35%), Copper +4.39%.
– Si compra “rischio” e si vendono (naturalmente) Jpy (per carry trades), US Treasury e Bund.
– il Vix index perde 5 punti (a 40.10) e Aud (dopo aver perso il 12.50% in settimana) avanza del +2.70%: Aussie e Vola equity sono i “fear index” per eccellenza al momento.
 
Anche l’Eur recupera terreno (max intraday 1.2670). Ragioni:
a) Take profit (le posizioni “short non-commercial” su Eur accumulate nelle ultime due settimane avevano raggiunto livelli record);
b) rumour e timori di intervento della BCE sul mercato FX (ma assolutamente improbabile un’intervento!);
c) recupero dei mercati equity e commodity: l’Euro e’, insieme allo Jpy, la currency di finanziamento dei carry trades;
d) nel passato la BCE ha seguito la Fed nel rialzo dei tassi con un lag temporale di 6/9 mesi: questa volta, probabilmente i tempi si allungheranno.
 
Investors si chiedono quale e’ il livello “migliore” per vendere di nuovo Eur (per alcuni 1.2445 -intermonth pivot- per altri 1.2850 -23.6% retracement dal downtrend di nov 09-).
 
2 – La fase continua ad essere di chiara avversione al rischio per 4 ragioni:
 
a – sovereign risk e crisi del debito per l’Eurozona; b – regulators e rischio di “chiusura” dei mercati (il famoso “ban” del naked short da parte della Germania e la nuova legge di riforma del settore in US); c – la Cina, costretta a far rallentare la propria crescita economica (per rischio inflazione); d – rischi di deflazione in Us/Europa (deflazione+debiti sono una “miscela esplosiva”); e – rischi di double dip in US (per nuova discesa del prezzo delle case).
 
L’impressione e’ che siano preoccupazioni esagerate e tutto sommato una storno del 10/15% dopo un uptrend dell’80% (su equity side) è assolutamente fisiologico (sarebbe innaturale il contrario).
 
Eur va secondo noi invece venduto perche’ i politici europei si dimostrano incapaci di coordinamento (vedi regulators tedesco e francese) e la BCE ha perso in termini di credibilita’. La “grande bugia” e’ stata oramai scoperta ed e’ difficile che nel lungo non influenzi i corsi del cross valutario.
 
3 – DATI OGGI
Existing homes e Chicago in US. Domani Case/Shiller (importanti per il punto e) di cui sopra.


Mr.Rosebud
 
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