In diretta dalla City – Si resta in fase di chiara avversione al rischio

DATI E MERCATI
Venerdì di classico “take profit”:
– Equity e commodity positivi (S&P +1.50%, MSCI +0.5%, Shangai Index +3.43%). ICE brent sopra $72/b (+0.35%), Copper +4.39%.
– Si compra “rischio” e si vendono (naturalmente) Jpy (per carry trades), US Treasury e Bund.
– il Vix index perde 5 punti (a 40.10) e Aud (dopo aver perso il 12.50% in settimana) avanza del +2.70%: Aussie e Vola equity sono i “fear index” per eccellenza al momento.
Anche l’Eur recupera terreno (max intraday 1.2670). Ragioni:
a) Take profit (le posizioni “short non-commercial” su Eur accumulate nelle ultime due settimane avevano raggiunto livelli record);
b) rumour e timori di intervento della BCE sul mercato FX (ma assolutamente improbabile un’intervento!);
c) recupero dei mercati equity e commodity: l’Euro e’, insieme allo Jpy, la currency di finanziamento dei carry trades;
d) nel passato la BCE ha seguito la Fed nel rialzo dei tassi con un lag temporale di 6/9 mesi: questa volta, probabilmente i tempi si allungheranno.
Investors si chiedono quale e’ il livello “migliore” per vendere di nuovo Eur (per alcuni 1.2445 -intermonth pivot- per altri 1.2850 -23.6% retracement dal downtrend di nov 09-).
2 – La fase continua ad essere di chiara avversione al rischio per 4 ragioni:
a – sovereign risk e crisi del debito per l’Eurozona; b – regulators e rischio di “chiusura” dei mercati (il famoso “ban” del naked short da parte della Germania e la nuova legge di riforma del settore in US); c – la Cina, costretta a far rallentare la propria crescita economica (per rischio inflazione); d – rischi di deflazione in Us/Europa (deflazione+debiti sono una “miscela esplosiva”); e – rischi di double dip in US (per nuova discesa del prezzo delle case).
L’impressione e’ che siano preoccupazioni esagerate e tutto sommato una storno del 10/15% dopo un uptrend dell’80% (su equity side) è assolutamente fisiologico (sarebbe innaturale il contrario).
Eur va secondo noi invece venduto perche’ i politici europei si dimostrano incapaci di coordinamento (vedi regulators tedesco e francese) e la BCE ha perso in termini di credibilita’. La “grande bugia” e’ stata oramai scoperta ed e’ difficile che nel lungo non influenzi i corsi del cross valutario.
3 – DATI OGGI
Existing homes e Chicago in US. Domani Case/Shiller (importanti per il punto e) di cui sopra.
Mr.Rosebud
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