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Immobiliare: Censis, ripresa attesa a metà 2015

Pubblicato 10 Settembre 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:07
La ripartenza del mercato immobiliare è rimandata all'anno prossimo. Dopo aver conosciuto un decennio d'oro(1997-2007), con la crisi il mattone si è letteralmente dimezzato. I numeri diffusi oggi dal Censis parlano chiaro: nel settore residenziale si passa dalle 807mila abitazioni compravendute nel 2007 alle 403mila del 2013. E a fine anno saranno 419mila. "Siamo tornati al volume di scambi del 1984: un arretramento di trent'anni". Nonostante alcuni segnali positivi, la previsione del Censis è che per il 2014 ci possa essere solo un modesto segnale di inversione di tendenza nel mercato immobiliare, con un volume di compravendite stimabile in circa 419mila unità a fine anno, cioè un valore appena superiore a quello registrato nel 2013.
"Quest'anno va considerato di transizione - si legge in un nota - Lo smottamento verso il basso si sta fermando, ma il mercato non ha ancora la forza di risalire". La possibile inversione di tendenza non è prevedibile possa avvenire prima della metà del 2015.
Tra i fattori positivi il Censis segnala "un incremento nell'erogazione dei mutui, che a luglio 2014 ha riguardato 118mila famiglie rispetto alle 90mila dell'anno precedente, e i provvedimenti di incentivo dello «SbloccaItalia», che però avranno effetto dal prossimo anno". Sul lato negativo "ci sono la mazzata autunnale di tasse sulla casa (Imu, Tari e Tasi) e soprattutto la riduzione del reddito disponibile delle famiglie (-9,8% dal 2008), che continua a determinare una debolezza della domanda solvibile".