Iliad spiazza la concorrenza con l’offerta sul fisso e smentisce l’accordo con Vodafone
Il lancio della nuova offerta su rete fissa da parte di Iliad oggi ha scosso il mercato delle telecomunicazioni italiano. L’operatore francese con un piano tariffario da 15,99 € al mese per i già clienti (e 23,99 €) ha superato le previsioni del consensus (20 €/mese), smentito il deal con Vodafone e spaventato la concorrenza con il titolo di Tim che oggi a Piazza Affari è calato dell’1%. L’approfondimento sul tema, riprendendo anche le osservazioni degli esperti di Credit Suisse.
L’offerta aggressiva e le previsioni degli esperti
Un ingresso “aggressivo” nel mercato della rete fissa. Iliad ha spiazzato le concorrenti lanciando un’offerta mensile a 15,99 € (per chi ha già una sim dell’operatore francese) con fibra e chiamate illimitate, oltre a una Iliadbox creata ad hoc per garantire la massima velocità di navigazione agli utenti (fino a 5 Gigabit al secondo). L’offerta di lancio è disponibile per oltre 7 milioni di clienti, i primi che si muoveranno da oggi per attivarla (ma l’ad Benedetto Levi ha promesso di puntare ad aumentare tale numero nei prossimi mesi). Per chi non fosse ancora cliente mobile di Iliad, il canone mensile sarà invece di 23,99 € al mese. Gli esperti di Credit Suisse avevano previsto un’offerta su rete fissa a 20€ mensili, il fatto che il lancio abbia ne abbia prevista una per i già clienti con un prezzo inferiore al consensus ha sicuramente colpito positivamente.
Vodafone resta defilata e Tim frena di nuovo in Borsa
Iliad, dopo aver annunciato la nuova offerta, ha smentito l’ipotesi di un’unione con Vodafone nel corso di un Q&A con la stampa. A seguito della presentazione, l’ad Benedetto Levi ha così commentato l’indiscrezione apparsa sui quotidiani: “Andiamo avanti assolutamente da soli, come abbiamo fatto per questi tre anni e mezzo”. Secondo gli esperti di Credit Suisse la fusione avrebbe risvolti positivi soprattutto per Vodafone, ma anche per il mercato italiano in generale. Tuttavia ci sono notevoli rischi legati all’antitrust che potrebbero stoppare la trattativa, al di là del fatto che i due gruppi raggiungano un’intesa. La giornata a dir poco movimentata per il settore ha toccato anche Tim, che ha visto il suo titolo scendere di circa l’1%.