Il settore aereo torna ai livelli pre-covid per capacità offerta, ma le sfide sono finite?
La capacità globale delle compagnie aeree ha raggiunto i livelli del 2019. È quello che emerge dai dati di Cirium, società di analisi aeronautica. Si tratta di una “pietra miliare nella ripresa dallo scoppio della pandemia” che, con la chiusura delle frontiere, aveva costretto le compagnie aeree a lasciare a terra le loro flotte, portando il settore sull’orlo del collasso.
Capacità globale sui livelli del 2019 ma restano alcune sfide
La crisi Covid è alle spalle per il settore del trasporto aereo, dopo più di tre anni di sofferenza lasciate dalla pandemia. La buona notizia fornita da Cirium è che la capacità globale, misurata come il numero di posti offerti per la distanza percorsa, ha raggiunto i livelli del 2019. Il dato rappresenta il punto di svolta per il mercato mondiale del trasporto aereo che vale 1,17 mila miliardi di dollari che ha dovuto affrontare una crisi esistenziale senza precedenti.
Il ritorno alla capacità di volo pre-pandemia conferma una volta di più la resilienza del settore e la capacità delle compagnie aeree ad adattarsi a condizioni sempre diverse. Ma le problematiche restano e sono diverse. Secondo Cirium, mentre il traffico transatlantico è tornato ai livelli pre-Covid, quello verso il Pacifico e dall’Europa verso l’Asia è diminuito rispettivamente del 31% e del 17%.
I collegamenti da e per la Cina viaggiano tuttora a rilento, mantenendo un mercato importante ai margini della ripresa. Le compagnie aeree hanno lottato con le persistenti strozzature nella fornitura di aeromobili, un problema lasciato in eredità dalla pandemia. Inoltre, lo spazio aereo russo resta chiuso per molte compagnie aeree occidentali, aggiungendo una serie di sfide post-pandemia. Non da ultimo, i vettori hanno ampiamente modificato gli operativi in seguito all’attacco di Hamas contro Israele.
IATA, una solida conclusione del terzo trimestre
“Il terzo trimestre 2023 si è concluso in modo positivo, con una domanda record di passeggeri domestici per il mese di settembre e un traffico internazionale continuo e forte”, ha affermato Willie Walsh, direttore generale di IATA (International Air Transport Association).
IATA ha annunciato che a settembre è proseguito il forte trend del traffico passeggeri post-pandemia. Il traffico totale a settembre 2023 (misurato in revenue passenger kilometers o RPK) è aumentato del 30,1% rispetto a settembre 2022. A livello globale, il traffico è ora al 97,3% dei livelli pre-covid.
Il traffico domestico ha raggiunto un nuovo massimo per il mese di settembre, poiché è aumentato del 28,3% rispetto a settembre 2022 e ha superato del 5% il livello di settembre 2019. Il traffico internazionale è aumentato del 31,2% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Tutti i mercati hanno registrato guadagni percentuali a due cifre anno su anno. Gli RPK internazionali hanno raggiunto il 93,1% dei livelli di settembre 2019.
Il traffico di settembre dei vettori europei è aumentato del 15,7% rispetto a settembre 2022. La capacità è aumentata del 14,9% e il load factor è aumentato di 0,6 punti percentuali, all’85,5%. I vettori nordamericani hanno registrato un aumento del traffico del 18,9% nel settembre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. La capacità è aumentata del 18,0% e il load factor è migliorato di 0,6 punti percentuali, all’85,6%.
“Con l’avvicinarsi della fine del 2023, possiamo guardare indietro a un anno di forte ripresa della domanda, in cui i passeggeri hanno sfruttato appieno la loro libertà di viaggiare. Ci sono tutte le ragioni per credere che questo slancio potrà essere mantenuto nel nuovo anno, nonostante le incertezze economiche e politiche in alcune parti del mondo. Un 2024 di successo richiede che l’intera catena del valore sia pienamente preparata a gestire la domanda che sta arrivando”, ha affermato Walsh.
Rendimento annuo del 15% con barriera premio al 50%
Un modo alternativo di investire sul settore delle compagnie aree è quello di utilizzare i certificati d’investimento, come i Low Barrier Cash Collect Callable targati BNP Paribas, emessi di recente sul SeDeX di Borsa Italiana. Questi Certificate sono strutturati su panieri Worst Of di azioni ed offrono potenziali premi mensili con effetto memoria tra lo 0,90% (10,80% p.a.) e l’1,25% (15% p.a.) dell’importo nozionale e hanno barriere a scadenza e premio che coincidono, poiché fissate entrambe fino al 40% del valore iniziale dei sottostanti.
I panieri dei 10 certificati della nuova serie sono costruiti per permettere all’investitore di prendere posizione tramite un unico strumento su alcune tra le più importanti realtà finanziarie ed industriali italiane e internazionali, seguendo un approccio tematico e consentendo di puntare sui titoli di diversi comparti economici. Tra questi troviamo anche il Certificate (ISIN NLBNPIT1W1L0) per prendere posizione sul settore delle compagnie aree costruito sul paniere composto da Air France-KLM, American Airlines ed EasyJet, che pagherà un premio mensile pari all’1,25% dell’Importo Nozionale (1,25 euro, pari al 15% annuo) ad ogni data di valutazione intermedia in cui il valore delle azioni sottostanti è maggiore o uguale al livello barriera premio, posto al 50%.
Inoltre, a partire dal mese di dicembre 2023, entra in gioco l’effetto memoria che permette all’investitore di ricevere, a una data di valutazione mensile, un premio cumulativo comprendente tutte le cedole non pagate precedentemente, se a tale data di valutazione sono soddisfatte le condizioni per ricevere il premio.
La Callability e scenari a scadenza
Inoltre, la novità di questa emissione è data dalla Callability che consente all’Emittente, a partire dal sesto mese di vita, di richiamare anticipatamente i Certificate rimborsando il 100% dell’importo nozionale (100 euro). Questa emissione si differenzia dunque dalle precedenti emissioni di Low Barrier che prevedevano la scadenza anticipata qualora, nelle date di valutazione intermedie, tutti i sottostanti fossero al di sopra del loro rispettivo valore iniziale. Infatti, in questo caso, la Callability rappresenta una facoltà dell’emittente, a prescindere dall’andamento delle azioni sottostanti. Il preavviso è di almeno tre giorni lavorativi prima della corrispondente data di rimborso anticipato.
Quando e se il certificate giungerà a scadenza (9 novembre 2026), si prospettano due possibili scenari:
- se la quotazione di tutte le azioni è pari o superiore al livello barriera a scadenza (50% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate rimborsa l’importo nozionale (100 euro) più il premio (1,25 euro) con effetto memoria;
- se la quotazione di almeno uno dei sottostanti è inferiore al livello barriera a scadenza (50% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate paga un importo commisurato alla performance dell’azione peggiore (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
Di seguito le analisi di scenario a scadenza:
Infine, il certificato è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’euro, il dollaro Usa (la valuta di American Airlines) e la sterlina (la valuta di EasyJet), neutralizzando il relativo rischio.
I giudizi degli analisti sui titoli del paniere
Il consensus raccolto da Bloomberg sui tre titoli del paniere, che riportiamo nella tabella qui sopra, è sostanzialmente positivo. Più della metà degli analisti che seguono Air France-KLM ed EasyJet consigliano l’acquisto (buy), mentre il resto suggerisce di mantenere la azioni in portafoglio (hold) e solo una piccola minoranza dice di vendere (sell). Su American Airlines, invece, la maggior parte degli analisti consiglia l’hold, mentre i restanti si dividono in buy e sell. Inoltre, il target price medio indica che attualmente questi titoli appaiono sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano potenziali upside entro i prossimi 12 mesi.
Questo rende i sottostanti del paniere idonei a strategie con un Certificate Low Barrier Cash Collect Callable, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore (in questo caso il settore delle compagnie aeree) per ottenere un rendimento interessante al momento della Callability a facoltà dell’Emittente oppure alla fine della vita del prodotto (dopo tre anni).
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