Notizie Notizie Italia Il contropiano Del Vecchio-Caltagirone per Generali: osare di più, governance top e Bca Generali polo aggregante del risparmio gestito

Il contropiano Del Vecchio-Caltagirone per Generali: osare di più, governance top e Bca Generali polo aggregante del risparmio gestito

6 Dicembre 2021 18:45

Banca Generali sarebbe al centro del contropiano che Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt intendono presentare dopo il 15 dicembre, data prevista per la presentazione del business plan per Generali. Lo riporta Il Sole 24Ore secondo cui gli azionisti aderenti al patto di consultazione (Del Vecchio, Caltagirone e Fondazione CRT – che ha raggiunto il 2 dicembre il 15,17%) illustreranno la loro strategia di crescita per Generali e una squadra manageriale alternativa. I tre, supportati anche dall’ente torinese e da una serie di advisor finanziari, sono al lavoro per mettere nero su bianco le idee chiave da cui far decollare la crescita del Leone nei prossimi anni.

Il contro-piano targato Del Vecchio-Caltagirone

Uno degli elementi cardine del contropiano, come scrive il quotidiano di Confindustria, sarebbe proprio Banca Generali, attorno alla quale si vuole realizzare lo sviluppo della compagnia nel risparmio gestito e al tempo stesso proponendola nel ruolo di polo aggregante e di possibile veicolo delle iniziative di espansione future.

Dal canto suo Banca Generali ha numeri importanti: 82,1 miliardi di euro di masse a settembre 2021 contro i 56 miliardi del 2018, che vale un tasso di crescita del 47%, e un utile netto di 271 milioni, sempre nei nove mesi, contro i 180 milioni dell’intero 2018 e i 275 milioni del 2020. Secondo Equita, nell’attuale contesto di bassi tassi di interesse, anche il piano che sarà presentato dal management di Generali il 15 dicembre si focalizzerà in modo significativo sulla crescita sia del private banking con Banca Generali che soprattutto sull’asset management, divisione che nel corso degli ultimi 3 anni ha mostrato tassi di crescita elevati (2018-20 CAGR +28% a livello di utile operativo), anche grazie alla strategia multi-boutique perseguita dal gruppo.

Da risolvere il nodo governance

Tra gli altri elementi presenti nel contropiano, stando a quanto ricostruito sempre dal Sol 24 Ore, ci dovrebbe essere anche una forte spinta per mettere in atto operazioni strategiche più ambiziose. Nel mirino ancora una volta la scarsa attività sul fronte M&A con l’operazione Cattolica definita ‘too little, too late’ stando a quanto riferito da fonti vicine a Caltagirone al Financial Times. E per far ciò i due imprenditori intendono prendere di petto il nodo governance, con la possibile presentazione di una lista completa di candidati in vista dell’assemblea che sarà chiamata a scegliere il nuovo board. Lista che indicherà i candidati per i ruoli chiave di presidente e amministratore delegato, così come nomi di primo piano riferibili ai soci del patto e figure indipendenti di alto profilo.