Acquista ora paga dopo, il BNPL fa proseliti e PayPal gioca la carta zero penali. Pro e contro della rateizzazione senza pensieri
PayPal non addebiterà più commissioni ai clienti per i ritardi dei pagamenti sugli Buy Now Pay Later (BNPL) a livello globale. La società statunitense di pagamenti digitali ha annunciato tale variazione a partire da ottobre negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Francia. I servizi BNPL di PayPal sono invece già esenti da commissioni per le ritardi in Germania e Australia. “Pensavamo che le penali per il ritardo ostacolassero l’esperienza del cliente”, ha dichiarato in un’intervista Greg Lisiewski, vicepresidente di Global Pay Later Products di PayPal.
Alla domanda se ci fosse il rischio che la riduzione delle tasse in ritardo incoraggi più consumatori a non pagare i loro prestiti, Lisiewski ha liquidato il problema affermando che non si aspetta di vedere un tale sviluppo (PayPal non rivela i tassi di default sugli acquisti BNPL).
Dal lancio del servizio, lo scorso anno, PayPal ha elaborato più di 3,5 miliardi di dollari di volume totale dei pagamenti tramite i prodotti BNPL. Più di 7 milioni di consumatori hanno utilizzato i prodotti.
I servizi BNPL minacciano per colossi delle carte di credito
I servizi BNPL, che consentono ai consumatori di dividere i pagamenti per gli acquisti in rate, sono cresciuti a livello globale durante la pandemia. In pratica si può prenotare una crociera o anche solo acquistare un maglione senza dover pagare in anticipo l’intero prezzo. L’uso del BNPL è esploso durante la pandemia in coincidenza con il sempre più capillare utilizzo dell’ecommerce per gli acquisti.
Square, società di pagamenti guidata dal ceo di Twitter Jack Dorsey, ha recentemente acquistato la società australiana BNPL Afterpay Ltd per 29 miliardi di dollari.
Proprio l’Australia è uno dei paesi dove il ‘compro ora, pago poco’ sta prendendo maggiormente voga con la parallela discesa dell’utilizzo di carte di credito (quasi un milione e mezzo in meno in circolazione da gennaio 2020 a maggio 2021 secondo il report Finder’s 2021). Lo spaccato australiano evidenzia come tra i giovani le carte di credito siano ben poco diffuse (38% nella fascia 18-25 anni) rispetto al 69% tra gli over 65.
Dorsey in scia all’acquisizione di Afterpay ha indicato l’intenzione di “rendere il sistema finanziario più equo, accessibile e inclusivo”.
Non mancano le potenziali controindicazioni. Se da un lato la rateizzazione degli acquisti a tasso zero ha un grande fascino, ancora di più se non ci sono commissioni per il ritardo nei pagamenti, dall’altro potrebbero indurre a spendere più di quanto effettivamente si dispone, andando a coprire più desideri e non per esigenze. Inoltre, rendono il monitoraggio delle spese considerevolmente più difficile se è qualcosa per cui ti stai impegnando o se ti stai attenendo a un budget mensile per rimanere in linea con i tuoi obiettivi.