Notizie Dati Macroeconomici L’Ifo tedesco scende a sorpresa a febbraio, primo calo dal marzo 2009

L’Ifo tedesco scende a sorpresa a febbraio, primo calo dal marzo 2009

23 Febbraio 2010 10:00

Si è fermato il filotto di rialzi dell’indice Ifo tedesco, che durava ormai dall’aprile 2009. L’istituto di ricerca tedesco ha reso noto oggi che l’indice Ifo business climate di febbraio è sceso a quota 95,2 punti. Le attese erano invece per un rialzo a quota 96,1 punti dai 95,8 del mese precedente. In calo anche l’indice sulle stime correnti passato da 91,2 a 89,8 punti, mentre l’indice sulle aspettative è lievemente salito da 100,6 a 100,9 punti. L’indice Ifo è un’indagine condotta tra le principali aziende sulla situazione attuale dell’economia e le aspettative che hanno per il futuro. Il dato è un indicatore dello sviluppo economico.


Risultanze che hanno frenato parzialmente la corsa dell’euro che prima del dato era arrivato a toccare un massimo a 1,369 nei confronti del dollaro. Alle 10.45 il cross è sceso a 1,3645 dollari, comunque ancora in ascesa rispetto ai livelli della vigilia. A guidare i mercati valutari, con il dollaro in calo rispetto alle altre principali valute, le attese di una politica monetaria ancora molto accomodante dal parte della Federal Reserve,, con livello dei fed funds ancora prossimo allo zero. Il mercato guarda  soprattutto a quanto domani dall’audizione al Congresso Usa del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.


Nel pomeriggio attesa per l’indice S&P Case-Shiller sui prezzi delle case a dicembre (ore 15.00). Il consensus punta su un rialzo mensile dello 0,1% dopo il +0,24% m/m fatto registrare a novembre. A livello annuo le attese sono per un calo del 3,1% dal -5,3% di novembre. Più cauti gli analisti di Barclays Capital che stimano un calo mensile dello 0,2%, che sarebbe la prima battuta d’arresto dal maggio scorso. Il dato evidenzia la variazione dei prezzi immobiliari nelle principali 20 città degli Stati Uniti con il recupero dei prezzi che ormai prosegue da diversi mesi. Alle 16.00 infine appuntamento con il dato più importante della giornata, la fiducia dei consumatori statunitensi, attesa in calo a 55 punti a febbraio. L’indice diffuso dal Conference Board si basa su un sondaggio mensile condotto su un campione rappresentativo di 5.000 persone. A valori elevati dell’indice corrisponde solitamente una tendenziale accrescimento dei consumi negli stati Uniti.