Notizie Notizie Italia I tre scenari se Mario Draghi va al Quirinale e riflessi sullo spread

I tre scenari se Mario Draghi va al Quirinale e riflessi sullo spread

26 Gennaio 2022 12:35

Italia sotto i riflettori degli investitori con l’elezione del Presidente della Repubblica, un evento che di norma non è di per sé attraente visto che il Capo dello Stato ha solo un potere limitato. Ma questa elezione, però, è importante perché l’attuale presidente del Consiglio, Mario Draghi, potrebbe essere eletto Presidente della Repubblica e sarebbe la prima volta in Italia il che potrebbe essere una fonte di instabilità politica a causa del ruolo chiave di Draghi nello sviluppo e nell’implementazione del piano di recupero e resilienza.

La sua elezione costituisce quindi un rischio potenziale per la continuazione delle riforme e degli investimenti necessari per beneficiare dei fondi dell’Unione Europea. Ciò potrebbe anche rappresentare una fonte di incertezza per gli investitori dato il suo ruolo chiave per quasi un anno a capo del governo. Così Aline Goupil-Raguénès, Developed Countries strategist di Ostrum AM, affiliata di Natixis IM, secondo cui se Mario Draghi fosse eletto presidente, gli investitori temono che il nuovo Governo possa non essere altrettanto propenso a realizzare le riforme e gli investimenti necessari per beneficiare dei fondi europei. Se il prossimo Governo non dovesse raggiungere gli obiettivi, l’Unione Europea sospenderà l’erogazione dei fondi, pesando sulle prospettive di crescita e sulle finanze pubbliche e potenzialmente generando tensioni sui mercati obbligazionari.

 I tre scenari se Draghi fosse eletto Capo dello Stato

Se Draghi fosse eletto presidente, si aprono tre scenari: il primo con il mantenimento dell’attuale coalizione o almeno in gran parte, il secondo con una coalizione più piccola, ma senza elezioni legislative e il terzo con elezioni legislative anticipate. Il rischio reale è quello di elezioni legislative anticipate che potrebbero generare una crisi politica. Questo rischio sembra però essere limitato, per cinque motivi:

. La significativa riduzione dei seggi in Parlamento a seguito di elezioni politiche

. I vincoli sull’eleggibilità del membri del Movimento 5 Stelle in base al loro statuto

. La priorità al contenimento del Covid-19

. Il garantire l’accesso ai fondi Next Generation EU

. Le tematiche previdenziali di alcuni parlamentari

In sintesi, sembra quindi improbabile che i mercati possano essere delusi dopo le elezioni presidenziali. Nei due casi più probabili, o Mario Draghi rimane presidente del Consiglio o diventa presidente della Repubblica e potrà contare su un governo che riunisce una vasta coalizione per continuare ciò che ha iniziato. Lo spread dell’Italia rispetto alla Germania non dovrebbe quindi subire impatti rilevanti. Diversamente, nello scenario meno probabile in cui Mario Draghi fosse eletto presidente con la convocazione di elezioni legislative anticipate, lo spread potrebbe allargarsi e assestarsi probabilmente intorno ai 150 punti base o oltre.