Notizie Notizie Italia Ecco i 100 migliori titoli ESG degli Stati Uniti. Paul Tudor Jones spiega cosa rende le società più virtuose nel lungo termine

Ecco i 100 migliori titoli ESG degli Stati Uniti. Paul Tudor Jones spiega cosa rende le società più virtuose nel lungo termine

13 Gennaio 2022 15:17
Tra le migliori aziende del mercato azionario statunitense per quanto riguarda le metriche ESG (ambientali, sociali e di governance) spiccano le Big Tech. Al primo posto Alphabet, la controllante di Google, che guadagna quattro posti dall’anno scorso e scalza Microsoft dal primo posto. Il colosso fondato da Bill Gates scivola al terzo posto, superato anche da Intel. Nella top ten altri colossi tech quali Apple, Salesforce, Nvidia e PayPal. L’unica azienda non focalizzata sulla tecnologia nella top 10 è Bank of America. A spiccare c’è poi lo sboom di Facebook, scesa di quasi 700 posti quest’anno all’interno dell’universo totale di 1.000 azioni classificate, posizionandosi molto indietro rispetto ai colleghi tecnologici e anche alle aziende non tipicamente viste come leader ESG, tra cui Exxon Mobil.

La classifica è redatta da Just Capital, società di ricerca ESG investing co-fondata dal miliardario di hedge fund Paul Tudor Jones e riflette la posizione dominante delle aziende tecnologiche nel mercato.

Proprio Paul Tudor Jones, nel commentare la classifica di quest’anno,  ha posto l’enfasi sul fatto che le aziende che stanno facendo meglio si stanno concentrando sulle “metriche più importanti, che sono generalmente problemi di portafoglio e legati al lavoro”, e non esclusivamente sul profitto.  Questo perché i principi della teoria classica  di Milton Friedman sul capitalismo sono ormai superati. “Il problema con quello che diceva Milton Friedman, che l’unico scopo per un’azienda è quello di generare un profitto, è che se questo è il tuo unico motivo, ciò crea la capacità di essere amorale nelle tue decisioni”, ha detto Jones su “Squawk Box” della CNBC. Tudor Jones fa l’esempio delle azioni di Purdue Pharma, dicendo che “il loro unico scopo era quello di realizzare un profitto e la conseguenza di ciò è stata una crisi degli oppioidi che ha ucciso 400.000 americani”. “Non puoi inseguire uno scopo commerciale senza portare l’etica e la moralità e le conseguenze sociali delle tue azioni”, ha detto Jones. “Non si può nemmeno dire che fare un profitto è economicamente il modo migliore per creare un sistema di produzione, perché di nuovo, abbiamo perso 400.000 lavoratori in quella crisi degli oppioidi”.

Tudor Jones consiglia in particolare di concentrarsi sulla cura dei lavoratori. “Non si può avanzare una proposta di valore per gli investitori e gli azionisti nel lungo periodo se non ci si prende cura e non si fornisce una proposta di valore per le altre parti interessate, dipendenti, clienti, comunità, il pianeta”. “La questione n. 1 per gli americani riguardo alle aziende è pagare un salario equo (…) lasciare che i lavoratori condividano più entrate aziendali è una buona cosa ed è un bene anche per gli affari”, ha detto Jones.

Proprio il pagamento di un salario equo e dignitoso è stato un elemento fondamentale del Just 100 di quest’anno. L’icona degli hedge fund afferma che i dati stanno già dimostrando che questa visione è la migliore per gli investitori a lungo termine. Le società nell’elenco JUST 100 danno 19 volte di più alle comunità locali e forniscono informazioni sul divario retributivo più spesso, ma in particolare pagano anche il 20% in più in dividendi e guadagnano il 4,5% in più rispetto al resto delle società USA.

I problemi dei lavoratori hanno pesato al 39% quest’anno nella classifica stilata da Just Capital, che include fattori come l’offerta di un salario dignitoso, la protezione della salute, la sicurezza e il benessere dei lavoratori oltre quanto richiesto dalla legge, l’offerta di vantaggi di alta qualità e l’investimento nella sua forza lavoro attraverso la formazione e l’istruzione.