Notizie Notizie Italia Hyundai prepara l’assalto a Fca, a pilotare il tentativo di fusione ci sarà Elliott

Hyundai prepara l’assalto a Fca, a pilotare il tentativo di fusione ci sarà Elliott

29 Giugno 2018 10:55

Dopo Telecom Italia e Milan il fondo Elliott potrebbe aprire un’altra importante partita in Italia con FCA nel mirino. Le ultime indiscrezioni che rimbalzano dall’Asia vedono la sudcoreana Hyundai pronta a lanciare un’offerta su Fca entro maggio 2019, ossia prima che Sergio Marchionne lasci le redini del gruppo automobilistico italo-americano.

Il ceo di Hyundai Motor Group, Chung Mong-koo, starebbe aspettando un previsto calo delle azioni di Fiat Chrysler Automobiles prima di lanciare un’offerta di acquisto per il gruppo automobilistico italo-americano. A lanciare l’indiscrezione è Asia Times che indica un timing dell’offerta a metà tra quest’estate e l’assemblea dei soci del maggio 2019.

Voci di takeover che hanno scaldato subito il titolo Fca che oggi è arrivato a guadagnare oltre il 5% a 17,018 euro.


Le mosse di Elliott 

Regista non tanto occulto della possibile fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Hyundai Motor Group sarebbe il fondo Elliott. Il fondo attivista guidato da Paul Singer è azionista di Hyundai con l’accumulo di una quota consistente attraverso l’investimento di 1 miliardo di dollari.

Un sentore delle intenzioni di Elliott sarebbe la scelta di Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Europe, Africa and Middle East (EMEA) di Fca – e tra i papabili successori di Marchionne alla guida del gruppo – come membro del cda di Telecom Italia.

 

Gli indizi che rendono l’opzione Hyundai molto concreta

Il nome di Hyundai è stato più volte accostato nell’ultimo anno a quello di Fca. Il Lingotto, come confermato a fine 2017 da Sergio Marchionne, è interessato a estendere la partnership tecnica con i coreani guardando ad esempio a sviluppo delle trasmissioni e dell’idrogeno.

Hyundai dispone di piattaforme moderne, più sofisticate di quelle di Fca, con motori di concezione moderna, soluzioni green che spaziano dall’ibrido all’elettrico, dal gas fino all’idrogeno. Il nuovo piano di Fca, annunciato a inizio mese, punta proprio a un forte sviluppo dell’elettrico per tutti i suoi principali marchi.

Un accordo di fusione prima dell’addio di Marchionne toglierebbe dal campo il problema della successione a Marchionne, alla guida del gruppo dal lontano 2004, e permetterebbe anche alla famiglia Agnelli di defilarsi dalla gestione del colosso auto. In occasione del FCA Capital Day del 1 giugno il tema successione è stato glissato. Sempre secondo quanto riportato da Asia Times, Marchionne spingerebbe per Richard Palmer, mentre John Elkann sarebbe più propenso verso Altavilla o Michael Manley (ceo di Jeep/Ram).