Nuovo tassello della guerra delle valute con la Svezia in azione con un ulteriore allentamento monetario volto a
tamponare le pressioni rialziste sulla corona svedese soprattutto nei confronti dell’euro. La Riksbank, la banca centrale della Svezia, oggi a sorpresa ha portato ulteriormente in negativo il livello del costo del denaro con l’intento di contrastare meglio il rischio deflazione e limitare l’ascesa della corona svedese anche alla luce dell’
aumento delle tensioni legate alla Grecia che hanno spinto acquisti verso valute rifugio quali quella scandinava.
Aumentato anche il QE di 45 mld di corone svedesi
La Riskbank ha portato il repo rate da -0,25% a -0,35%, sui nuovi minimi storici. Le attese erano per un nulla di fatto L’istituto centrale scandinavo ha annunciato anche l’aumento del programma di acquisto di titoli di Stato di ulteriori 45 miliardi di corone svedesi fino alla fine dell’anno.
L’istituto centrale del maggiore paese scandinavo aveva avviato a inizio anno una
politica monetaria ultra-espansiva in risposta all’annuncio del quantitative easing da parte della Bce che rischiava di acuire le pressioni deflattive per la Svezia. Quello odierno è il terzo taglio da inizio anno a cui si aggiunge anche l’avvio di un piano di quantitative easing.
Rischi esterni (Grexit) in aumento
La Riksbank ha sottolineato come le mosse di politica monetaria stanno avendo i loro effetti con inflazione in aumento e l’attività economica in Svezia che sta continuando a rafforzarsi. Di contro l’incertezza all’estero è aumentata ed è difficile valutare le conseguenze della situazione in Grecia. A spingere la banca centrale scandinava a portare ulteriormente in negativo il livello dei tassi è il fatto che dopo il taglio di aprile la corona svedese si è mantenuta più forte di quanto la Riksbank aveva previsto “e lo sviluppo del tasso di cambio rimane un rischio per la ripresa dell’inflazione”.
Nonostante le azioni messe in atto dalla Riskbank, la corona svedese da inizio anno si è rafforzata del 2% contro l’euro. Il taglio di oggi ha spinto subito al ribasso la divisa scandinava che segna un calo di tre quarti di punto percentuale sia contro l’euro che contro il dollaro Usa.