Guerra aperta tra Lisbona e Fitch: le banche si ribellano al taglio del rating e gli spread volano
E’ guerra aperta tra le banche portoghesi e l’agenzia di rating Fitch. Il peggioramento del voto sul Paese e, a ricaduta, sugli istituti di credito lusitano non è andato giù a Lisbona. Il taglio del rating ha reso impossibile alle banche del Paese l’accesso ai mercati dei capitali, costringendo gli istituti di credito a fare affidamento sui fondi erogati dalla Banca centrale europea. Una situazione che rischia di diventare insostenibile.
Immediata la risposta del Banco Espirito Santo: ha deciso di tagliare il contratto con Fitch perché “non c’è alcuna valida giustificazione” per il downgrading del merito di credito di tre livelli in meno di quattro mesi. E non è stata la sola: all’attacco anche Millennium Bcp, secondo cui “non c’è alcun fatto nuovo che comporti un significativo cambiamento delle condizioni finanziarie, della liquidità, della solvibilità e della produzione di utili delle banche portoghesi”. Fitch ha tagliato i rating di entrambe le banche ieri.
Per cercare di riportare un po’ di tranquillità è intervenuto il ministro delle Finanze portoghese Fernando Teixeira dos Santos dichiarando che Lisbona non esiterà a tagliare il deficit di bilancio, nel tentativo di rassicurare i mercati finanziari. In una nota inviata all’agenzia stampa Reuters, il ministro ha ribadito che il Portogallo taglierà il deficit di bilancio al 4,6% del Pil nel 2011 dal 7,3% stimato per quest’anno, e ha promesso che approfondirà le riforme strutturali dell’economia.
“I portoghesi hanno già capito, e i mercati possono stare tranquilli, che questa è la via che abbiamo davanti, e che sarà seguita senza esitazioni al fine di assicurarci che il paese possa continuare a finanziarsi regolarmente sui mercati finanziari internazionali”, ha scritto il ministro. Ma sui mercati le dichiarazioni fanno acqua: è nuova volata degli spread dei Paesi ad alto rendimento dell’area euro, con l’Irlanda e il Portogallo che segnano nuovi record e l’Italia tornata a 170 punti base, ai massimi da metà giugno.
Il premio di rendimento offerto dai titoli decennali irlandesi rispetto al bund tedesco viaggia stamani a 572 punti base, nuovo massimi storico. Il mercato obbligazionario europeo sta acquistando sempre più titoli tedeschi per proteggersi dal rischio, e rifugge le obbligazioni dei Paesi periferici: il Portogallo, con lo spread oggi a 465 punti base che segna un nuovo record. Lo spread della Spagna è a oltre 200 punti.
Di fronte alle tensioni su Irlanda e Portogallo che si stanno facendo sempre più pesanti, c’è chi sul mercato arriva a ipotizzare che i due paesi potrebbero essere costretti a chiedere l’aiuto di emergenza ai paesi membri dell’Unione Europea, come ha fatto la Grecia. Se questo scenario ipotetico diventasse reale allora anche l’Italia sarebbe chiamata a contribuire. Sotto pressione anche il debito italiano: il premio di rendimento del Btp decennale rispetto al bund viaggia stamani a 170 punti, ormai a breve distanza dal massimo storico di 178 segnato ai primi di giugno, quando la crisi del debito greco era al suo punto di massima tensione.