Greenspan lancia l’allarme: così l’Eurozona non funziona
Se rimane strutturato così com’è, il progetto dell’area euro è destinato a fallire. Non si può infatti continuare all’infinito con un gruppo di paesi virtuosi che finanziano i defiticit di quelli più deboli. Un simile apparato, costituito da economie troppo divergenti fra loro e squilibri insostenibili, semplicemente non funziona.
E’ il parere espresso in un’intervista rilasciata al magazine Gold Standard da Alan Greenspan, l’ex presidente della Federal Reserve, in carica dal 1987 al 2006, ovvero negli anni precedenti lo scoppio della grande crisi finanziaria. Greenspan si è lamentato degli squilibri economici dell’Eurozona, i quali non consentono il buon funzionamento dei meccanismi di un’unione monetaria come quella del blocco a 18.
Nel numero di febbraio edito dal World Gold Council, l’associazione industriale dei gruppi minerari auriferi, Greenspan torna a criticare l’Eurozona – definita già in passato una fonte di problemi – asserendo che non finirà bene se si continuerà ad accettare che la Germania finanzi i deficit dei paesi piu’ indebitati dell’area meridionale dell’Eurozona.
“La Banca centrale europea ha problemi più grandi della Federal Reserve. Il bilancio della Bce non è mai stato tanto grande ed è cresciuto costantemente da quando Mario Draghi ha dichiarato che avrebbe fatto di tutto per salvare l’euro. Sono molto preoccupato per il futuro dell’euro. L’Europa settentrionale finanzia i deficit del Sud: è una situazione che non puo’ continuare all’infinito. L’Eurozona non funziona”.
Il giorno dopo la vittoria inaspettata del fronte del Leave nel referendum sulla Brexit, voto che dovrebbe sancire l’addio del Regno Unito all’Unione Europea, l’economista e banchiere di lungo corso ha condiviso in un intervento televisivo alla CNBC i suoi timori sulla buona riuscita dell’impianto della moneta unica, dichiarando che “l’euro è un problema molto serio”.