Notizie Notizie Mondo Grecia: lo spettro default si allontana, sì del Parlamento al piano di austerità

Grecia: lo spettro default si allontana, sì del Parlamento al piano di austerità

29 Giugno 2011 14:01

Il piano di austerità della Grecia passa il primo esame del Parlamento, allontanando così la possibilità di default. Le misure di risanamento, proposte dal premier George Papandreou, hanno raccolto il voto favorevole di 155 membri, mentre sono stati 138 i voti contrari. L’esito raggiunto oggi nella prima convocazione del Parlamento non è però definitivo. Domani infatti si svolgerà un secondo scrutinio che condurrà alla legge di esecuzione. Il piano di risanamento da oltre 78 miliardi di euro (28 miliardi dai tagli e 50 miliardi dal progetto di privatizzazioni), se diventerà efficace, garantirà al Paese il versamento della quinta tranche da 12 miliardi di euro da Unione europea e Fondo monetario internazionale e consentirà l’avvio delle trattative per un eventuale secondo pacchetto di aiuti da oltre 100 miliardi di euro, evitando così il fallimento del Paese.


Nella riunione di oggi ad Atene solo un membro della maggioranza ha votato contro il piano di austerity, mentre il resto del partito Pasok è rimasto compatto a fianco del primo ministro Papandreou. Dall’opposizione è arrivato invece un solo voto favorevole. Nel Paese intanto si sarebbero scatenati gli scontri tra manifestanti e polizia. Secondo quanto riportato dalle agenzie locali, sarebbero oltre 300 i feriti.


Il verdetto finale però arriverà domani, con l’esame delle misure da implementare. “La quota di voti favorevoli di oggi fa pensare a un altro positivo esito per domani”, prevedono gli analisti di Ing. Se così sarà, non ci saranno più ostacoli al versamento della quinta tranche da parte di Ue e Fmi, in agenda il prossimo 3 luglio, mentre per un secondo pacchetto di aiuti con un possibile coinvolgimento del settore privato si dovrà aspettare fino al prossimo 11 luglio, quando si riunirà l’Ecofin. A questo riguardo, Ing rileva che “anche se la proposta francese sul coinvolgimento delle banche e degli istituti finanziari al salvataggio della Grecia ha raccolto interesse, il consenso non è ancora sufficientemente forte per una soluzione rapida”.