Grecia: Schaeuble, ok flessibilità ma rispettare regole. Padoan, Italia non viola norme

La flessibilità? “Non è negativa in sé ma non deve portare a una situazione in cui le regole convenute non vengono rispettate. Allora sarebbe sbagliata e distruggerebbe la fiducia”. Così il ministro dell’economia tedesco, Wolfgang Schaeuble, parla al Parlamento Ue in audizione assieme al ministro dell’Economia italiano, Pier Carlo Padoan, all’indomani del giuramento da premier di Alexis Tsipras, uscito vincitore alle elezioni in Grecia con il suo partito anti-austerity Syriza. Per Schaeuble il rispetto delle regole è “fondamentale” per la fiducia reciproche fra Stati. “La flessibilità non deve portare a situazione in cui vengono meno le basi della fiducia quando questo giustifica il mancato rispetto delle regole è sbagliato e distrugge la fiducia reciproca”. Il ministro tedesco ha ricordato che la Germania ha compiuto questo errore nel 2003. “Molti Paesi non l’hanno dimenticato: ora abbiamo imparato e per questo l’attuale cancelliere ha voluto assicurare l’Europa che la Germania sicuramente si atterrà alle regole, non vogliamo farci criticare”. E torna poi su Atene: “I greci soffrono non per le decisioni di Berlino e Bruxelles ma per il fallimento della loro elite politica degli ultimi decenni”, precisando di aver dato “molto aiuto al ministro delle finanze greco che ha sfruttato poco questo aiuto, bisogna dirlo”.
Da parte sua Padoan è pronto a difendere l’Italia: “So che c’è la percezione che l’Italia violi le norme ma guardate bene i numeri, non è vero, rispettiamo le regole meglio di altri nonostante il debito elevato per il quale facciamo ogni sforzo perché si mantenga in un percorso di riduzione”. Il responsabile del dicastero di via XX settembre ha detto che sarebbe contento se l’Italia funzionasse come la Germania. “Mi ricordo che quando è entrata nell’Eurozona la sua situazione era diversa, da allora ha fatto progressi enormi e questo le ha dato la possibilità di avere grandi risultati anche sull’occupazione: quando la struttura del mercato funziona, il resto segue”. Ma, ha aggiunto: “può darsi che fra qualche anno potremo assistere anche in Italia a un ciclo di competitività”.
Per Padoan le politiche economiche nazionali e europee devono essere complementari. E’ una delle principali lezioni che si possono trarre dalla crisi economica secondo il ministro che sottolinea l’importanza di un rafforzamento reciproco fra “misure a livello europeo e nazionale”. “Le riforme strutturali, cardine di un’azione di governance più efficace, devono essere inserite in un quadro di visione europea strategica“. Importante è anche che le misure decise, sia a livello nazionale che europeo, devono generare fiducia, altrimenti i loro risultati saranno inferiori alle attese. “E’ un compito della politica sia a livello nazionale che europeo”.