Grecia pronta a tornare sul mercato dei bond già prima delle elezioni europee di maggio
Atene scalda i motori e individua la stagione primaverile come il momento ideale per il ritorno a emissioni a lungo termine sul mercato dei bond. Michalis Chrisochoidis, ministro greco per le infrastrutture e i trasporti, ha annunciato ieri nel corso di un’intervista l’intenzione di tornare sul mercato già prima delle elezioni europee in agenda a fine maggio. Il Paese ellenico non si rifinanzia sui mercati dal 2010 e ha dovuto ricorrere a prestiti per complessivi 240 miliardi di euro da parte di Bce e Fmi.
A inizio anno il premier Antonis Samaras aveva già preannunciato l’intenzione di tornare a finanziarsi sul mercato nel corso di quest’anno senza però dare dettagli ulteriori sulla tempistica.
Intanto proprio questa mattina si sono conclusi i colloqui con la troika (Bce-Ue-Fmi) senza pervenire a un accordo circa il nuovo programma di aggiustamento economico. I negoziati dovrebbero riprendere già nella giornata di oggi.
Atene vuole dire addio il prima possibile alla troika
Una volta ricevuta la nuova tranche di aiuti il paese ellenico dovrebbe quindi essere pronto a tornare sul mercato dei bond, probabilmente nel corso del mese di aprile. “Torneremo sui mercati – ha detto Chrisochoidis – con un tasso di interesse leggermente più alto ma non vogliamo rimanere in questo dramma delle revisioni trimestrali della troika“.
Una volta ricevuta la nuova tranche di aiuti il paese ellenico dovrebbe quindi essere pronto a tornare sul mercato dei bond, probabilmente nel corso del mese di aprile. “Torneremo sui mercati – ha detto Chrisochoidis – con un tasso di interesse leggermente più alto ma non vogliamo rimanere in questo dramma delle revisioni trimestrali della troika“.
All’inizio del mese il rendimento del bond decennale greco è sceso sul mercato secondario al 6,65%, pari al minimo degli ultimi 4 anni. Nel marzo del 2012 aveva toccato un picco del 37,1 per cento. Lo scorso anno proprio i bond ellenici sono quelli che hanno garantito ritorni maggiori tra quelli dei 25 paesi sviluppati monitorati da Bloomberg.
La crisi del debito ha comportato per Atene gravissime ripercussioni economiche con un calo del 25% del Pil greco e l’erosione di circa 1 milione di posti di lavoro. Nel’ultimo trimestre del 2013 il tasso di disoccupazione ha toccato il record del 27,5%, oltre il 3% in più rispetto a 12 mesi prima e con oltre il 50% dei giovani senza lavoro.
Per quest’anno è previsto il ritorno alla crescita del Pil greco con un +0,6% dopo sei anni consecutivi di recessione.