Grecia: oggi l’Eurogruppo. La riforma su pensioni e fisco c’è, in arrivo aiuti e taglio debito?
Un giorno importante per la Grecia. Così lo ha definito il premier ellenico, Alexis Tsipras, anticipando che oggi a Bruxelles verrà avviato per la prima volta il dibattito sulla scottante questione del debito. Nel corso della riunione straordinaria dell’Europgruppo, i ministri delle Finanze analizzeranno innanzitutto le misure di austerità adottate dal Paese nel fine settimana per decidere se versare o meno gli aiuti promessi la scorsa estate, dopo dieci mesi di trattative fallite. Al centro del dibattito anche una possibile riduzione del debito di Atene, così come sollecitato nei giorni scorsi dal Fondo monetario internazionale, pena la sua esclusione al piano di sostegno finanziario.
Che sia la volta buona?
La Grecia ha soddisfatto sulla carta le richieste di riforma dei creditori internazionali. Che sia la volta buona oggi per il via libera agli aiuti e avviare le discussioni sul debito? Secondo le ultime dichiarazioni sembra di sì. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker, avrebbe anticipato che l’Eurogruppo intavolerà le prime discussioni sulla situazione finanziaria del Paese, anche se una riduzione pura e semplice del debito non è all’ordine del giorno. Intanto Tsipras si è rallegrato ieri sera del fatto che la questione sia entrata tra i punti da analizzare nella riunione odierna, dichiarando: “Domani è un giorno molto importante. Dopo sei anni (di crisi), l’Eurogruppo si riunirà per avviare l’alleggerimento del debito”.
Una corsa contro il tempo per approvare le nuove misure di austerità
Intanto è stato un fine settimana intenso in Grecia. A poche euro dall’Eurogruppo il Parlamento ha adottato (maggioranza contro opposizione) la controversa riforma delle pensioni, così come richiesto dai creditori internazionali in cambio degli aiuti. Dopo due giorni di discussioni, i 153 deputati della maggioranza hanno votato nella notte tra domenica e lunedì a favore di quello che è stato intitolata “un sistema unificato di sicurezza sociale, riforma del sistema delle pensioni e regolamentazione delle imposte sui redditi”. Contraria tutta l’opposizione, oltre che i sindacati che hanno indetto numerose manifestazioni e uno sciopero generale di 48 ore tra venerdì e sabato. Le nuove misure adottate prevedono la riduzione delle pensioni più alte, la fusione delle casse di assicurazione, l’aumento delle quote associative, delle tasse e dell’imposta sui medi e alti redditi.