Grecia: oggi l’Eurogruppo, difficile un accordo. Ma la Merkel ci crede ancora
E’ arrivato il giorno cruciale dell’Eurogruppo sul caso Grecia. Ma a meno che non si assista a un colpo di scena, non si attendono grossi progressi nella riunione odierna dei ministri delle Finanze della zona euro, che dovrebbero limitarsi a fare il punto della situazione e a scambiarsi le ultime informazioni. Nessuna nuova contro-proposta sulle riforme verrà presentata dal ministro greco, Yanis Varoufakis, dopo quelle già spedite a Bruxelles, così come lui stesso ha anticipato nei giorni scorsi. Una mano tesa tuttavia è arrivata questa mattina dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Intervenendo al Bundestag la Merkel ha evidenziato come sia ancora possibile raggiungere un accordo tra Atene e i suoi creditori. In quest’ottica, la cancelliera ha voluto ricordare come gli sforzi della Germania sono concentrati nel mantenere la Grecia nell’euro, cercando di smorzare i toni del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che ha invece dichiarato che il governo tedesco si sta preparando ad un default greco il 30 giugno. “Sono ancora convinta: dove c’è una volontà, c’è una possibilità”, ha dichiarato la Merkel, specificando che “se chi è al potere in Grecia riesce a convogliare questa volontà, un accordo con le tre istituzioni (Ue, Fmi e Bce, ndr) è possibile”.
Sono ormai mesi che Grecia ed Europa discutono nel tentativo di trovare un compromesso sulle riforme da implementare nel Paese in cambio degli aiuti da 7,2 miliardi di euro. Risorse diventate sempre più indispensabili in vista del 30 giugno, quando scadrà il secondo programma di sostegno finanziario e la Grecia dovrà rimborsare quasi 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale, oltre che pagare le pensioni e gli stipendi dei propri dipendenti pubblici. Il mancato accordo “segnerebbe l’inizio di un percorso doloroso che porterebbe inizialmente ad un default della Grecia e, infine, all’uscita del Paese dalla zona euro e, molto probabilmente, dall’Unione europea“, ha avvertito ieri la Banca della Grecia.