Notizie Notizie Mondo Grecia: l’Eurogruppo si chiude senza accordo, Eurozona lancia un ultimatum

Grecia: l’Eurogruppo si chiude senza accordo, Eurozona lancia un ultimatum

17 Febbraio 2015 08:13
Il braccio di ferro tra Grecia ed Eurozona continua. L’Eurogruppo di ieri si è chiuso nuovamente con un nulla di fatto, dopo quello di mercoledì scorso, evidenziando quanto lontane siano ancora le posizioni tra governo greco ed Unione europea. La novità adesso è che i ministri delle Finanze della zona euro hanno posto un ultimatum alla Grecia: accettare l’estensione del piano di aiuti entro venerdì. In effetti i tempi stringono. A fine mese termina il piano di finanziamento e la Grecia rischia di trovarsi a corto di denaro, con la possibilità di un’uscita dall’euro. Secondo alcuni analisti, la Grecia sarebbe in grado di sopravvivere finanziariamente fino all’estate con liquidità limitate. 
“Non c’era ancora un terreno comune su come l’adeguamento del programma possa apparire e come e quanto del programma venga in realtà portato avanti dal nuovo governo greco”, ha dichiarato nel corso della conferenza stampa, il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. “Il passo successivo deve venire dalle autorità greche”, ha continuato Dijsselbloem, evocando la possibilità di una nuova riunione straordinaria dell’Eurogruppo venerdì. Intanto oggi è in programma una riunione dei ministri delle Finanze dell’intera Unione europea, l’Ecofin, previsto da parecchio tempo ma che che rischia di concentrarsi sul caso Grecia. 
Da una parte la zona euro ha puntato i piedi chiedendo come unica alternativa al raggiungimento di un accordo l’estensione del piano di aiuti stabilito nel 2010 dalla Troika. Dall’altra parte il governo greco non ci sente e continua a rifiutarsi di allungare il piano di aiuti per chiedere invece un nuovo programma che si basi su condizioni meno drastiche. In particolare, propone che il 30% delle misure giudicate più “tossiche” e “anti-sociali” vengano rimpiazzate da altre meno restrittive. Il ministro delle Finanze greche, Yanis Varoufakis, si è detto comunque fiducioso di un accordo nelle prossime 48 ore. 
Varoufakis ha spiegato di essere pronto a firmare un accordo preparato dalla Commissione europea purché riconosca la gravità della crisi umanitaria in Grecia e proponga una estensione di quattro mesi dell’accordo di prestito in vista di un nuovo accordo tra Atene e la zona euro. In cambio, il governo greco sarebbe pronto a congelare per sei mesi il suo programma alla sola condizione di non vedersi imporre delle misure di austerità tra cui un aumento dell’Iva o una stretta sulle pensioni o sui salari.