Grecia: entrate 2014 inferiori alle previsioni, mancato target surplus primario

Avanzo primario di 1,9 miliardi di euro per le casse elleniche nel 2014. Lo ha annunciato il Ministero dell’Economia greco. Il dato è decisamente inferiore al target fissato con i creditori internazionali a causa, ha precisato l’esecutivo, del ritardo nei versamenti, da parte della Banca centrale europea, dei profitti derivanti dai vecchi acquisti di titoli di Stato del Paese e dalle mancate entrate relative gli immobili.
L’avanzo primario nel 2014, la differenza cioè tra entrate e spese esclusi gli interessi da pagare sul debito, è risultato di 3 miliardi di euro inferiore ai 4,9 miliardi concordati tra l’esecutivo greco e i creditori internazionali. Il mancato raggiungimento del target è riconducibile alle minori entrate, pari nei 12 mesi a 51,3 miliardi di euro, 4 miliardi in meno rispetto alle previsioni. Meglio del previsto le spese, pari a 55 miliardi di euro (target a 56 miliardi).
Parte delle mancate entrate è riconducibile a ritardi negli incassi tributari. “Il ritardo registrato dagli incassi fiscali è tipico dei periodi pre-elettorali”, ha detto Nikos Magginas, economista senior della National Bank of Greece. Secondo l’esperto, “se escludiamo il ritardo nei pagamenti del SMP (Securities Markets Program, ndr), il Paese è ancora in grado di centrare gli obiettivi”.
Le trattative con la troika (Commissione Ue, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale) nelle ultime settimane hanno registrato un rallentamento a causa delle prossime consultazioni elettorali dopo la mancata elezione del Presidente della Repubblica.
Quello registrato nel 2014 rappresenta il secondo avanzo primario consecutivo e nell’anno corrente, stando a quanto riportato nel budget presentato dal Governo al Parlamento a ottobre, Atene dovrebbe mettere a segno un surplus di bilancio primario di circa il 2,9% del Pil.