JPMorgan: calo del fatturato e spese legali appesantiscono i conti del quarto trimestre, titolo in rosso nel pre-market

Tonfo nel pre-mercato di Wall Street per il titolo JPMorgan Chase che poco fa ha presentato i conti relativi gli ultimi tre mesi dell’anno. Il quarto trimestre dell’istituto con sede al 270 di Park Avenue si è chiuso con un giro d’affari in calo del 6% a 23,55 miliardi di dollari. Tradite le attese del mercato, che aveva scommesso su una contrazione più lieve a 23,6 miliardi. I ricavi di mercato, quelli in arrivo dal reddito fisso e dall’azionario, nel Q4 hanno evidenziato un -13% a 3,64 miliardi di dollari.
Appesantito dal segno meno registrato dal fatturato e da quasi un miliardo di dollari, 990 milioni per la precisione, di spese legali, l’utile netto è passato dai 5,3 miliardi del quarto trimestre 2013 a 4,9 miliardi. Il risultato per azione è sceso da 1,3 a 1,19 dollari, decisamente al di sotto rispetto agli 1,31$ stimati dagli analisti contattati da FactSet.
Gran parte delle spese legali sono dovute all’accordo siglato lo scorso 12 novembre con la britannica Financial Conduct Authority e con le statunitensi Commodity Futures Trading Commission e Office of the Comptroller of the Currency nell’ambito dell’inchiesta sulla manipolazione del mercato valutario. Dal 2010 l’istituto guidato da Jamie Dimon ha sborsato qualcosa come 25 miliardi in accordi di transazione.
Nell’intero anno l’utile ha registrato un nuovo massimo storico a 21,8 miliardi di dollari, contro i 17,9 miliardi del 2013. Record anche per l’utile per azione, pari a 5,29 dollari (4,35$ nel 2013). Contrazione del 2% per il fatturato, sceso da 99,8 a 97,9 miliardi. A fine anno il Cet1 si attestava al 10,1%, in linea con quello registrato al termine del terzo trimestre. A poco meno di due ore dall’avvio delle contrattazioni il titolo JPM sul Nyse segna un rosso del 2,3% a 57,51 dollari.