Notizie Notizie Mondo Grecia: Borsa Atene ancora in rosso, Tsipras deve trovare 11,5 miliardi per onorare le promesse

Grecia: Borsa Atene ancora in rosso, Tsipras deve trovare 11,5 miliardi per onorare le promesse

28 Gennaio 2015 09:50

La Borsa di Atene non accenna a riprendersi e nel terzo giorno post elezioni viaggia ancora in profondo rosso, con i titoli bancari ai minimi storici. La tornata elettorale ha sancito la vittoria di Syriza, che per soli 2 seggi non è riuscita a conquistare la maggioranza assoluta nel Parlamento ellenico. Grazie all’accordo con Anel, partito nazionalista anti-euro, Alexis Tsipras ha giurato come nuovo premier nella giornata di lunedì e ieri è stata già ufficializzata la lista dei 10 ministri del nuovo Governo ellenico.

Tra le personalità di punta spicca Yanis Varoufakis, neo ministro delle Finanze, famoso per le sue dure prese di posizione contro la Troika. Subito all’indomani del voto a Bruxelles sono iniziate le discussioni sul debito greco, sul quale Syriza aveva promesso una ristrutturazione. Bruxelles non ha intenzione di fare sconti sul debito, anche se sui mercati europei si scommette su un compromesso tra Tsipras e l’Unione Europea.

Proprio questa convinzione, unita al recente lancio del quantitative easing da parte della Bce, ha sorretto i listini europei nelle ultime sedute. In Grecia invece la situazione è diversa visto che in Borsa da tre giorni fioccano vendite copiose: questa mattina l’indice Ftse Athex lascia sul parterre circa 3,5 punti percentuali a 231 punti, mentre l’indice Composite perde il 2,80% a 761 punti.
 
Ora si inizia a ragionare sui costi delle promesse elettorali di Syriza che, come capisaldi, ha l’innalzamento del salario minimo e l’estensione dell’assistenza sanitaria. Queste promesse costano circa 11,5 miliardi di euro, mentre nelle casse di Atene ci sono 4 miliardi di euro e buona parte di questi sarebbero impegnati per pagare i prestiti e gli interessi nel prossimo mese. Tsipras, sulla carta, ha già indicato dove prenderà questi soldi: lotta all’evasione fiscale, rateizzazione delle tasse arretrate, fondi comunitari.