Grecia: accordo su terzo piano salvataggio più vicino, possibile entro il 20 agosto

L’accordo per il terzo piano di salvataggio della Grecia da circa 85 miliardi di euro sarebbe vicino. Il governo ellenico si dice fiducioso, sostenendo di essere ormai alle battute finali delle trattative. Ottimismo anche da parte del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che ieri in una intervista all’agenzia Afp avrebbe affermato che un accordo verrà raggiunto questo mese e preferibilmente entro il 20 agosto, giorno in cui la Grecia dovrà rimborsare oltre 3 miliardi di euro alla Banca centrale europea (Bce). Sul tavolo dei negoziati, che proseguono già da una settimana ad Atene tra il governo di Tsipras e i creditori internazionali, rimarrebbero tre nodi da sciogliere nei prossimi giorni. Altrimenti, si dovrà optare per un prestito ponte così da assicurare alla Grecia le risorse per rimborsare la Bce.
“Abbiamo ancora da risolvere tre o quattro questioni a livello tecnico”, ha detto il ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos, ieri dopo una serie di incontri con i rappresentanti dei creditori internazionali (Commissione europea, Bce, Esm e Fondo monetario internazionale). Secondo quanto riporta il quotidiano ellenico Kathimerini, i principali ostacoli all’accordo riguarderebbero la tempistica per implementare le riforme, le privatizzazioni, in particolare come gestire il fondo greco, e la ricapitalizzazione delle banche greche (che da quando la Borsa di Atene ha riaperto sono state travolte da un’ondata di vendite). La questione della ristrutturazione del debito di Atene (attorno al 175% del Pil) non sarebbe invece tra le questioni vincolanti, nonostante l’avvertimento lanciato nelle scorse settimane dall’Fmi.
Intanto, la questione ellenica si scalda sul piano politico. Secondo alcune indiscrezioni di stampa il governo di Alexis Tsipras potrebbe non riuscire ad evitare nuove elezioni per riguadagnare una maggioranza parlamentare che gli permetterà di applicare l’accordo.