Fed: per Lockhart rialzo tassi a settembre quasi d’obbligo, cresce attesa per payrolls
Il primo aumento dei tassi di interesse dal lontano 2006 si materializzerà a settembre a meno di clamorose sorprese negative dal fronte economico. Ne è convinto il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, uno dei membri della banca centrale statunitense più “ascoltati” dal mercato poichè tende a rappresentare una posizione moderata all’interno della Fed.
Rialzo il mese prossimo a meno di shock negativi economia
Secondo Lockhart, che quest’anno è membro votante del Fomc, l’economia statunitense è pronta per il primo aumento dei tassi di interesse a settembre. “Ci vorrebbe un significativo peggioramento dei dati economici per convincermi che non è ancora il momento giusto per alzare i tassi”, ha detto il presidente della Fed di Atlanta in un’intervista al Wall Street Journal.
Lockhart si pone sulla stessa lunghezza d’onda di James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, che venerdì scorso aveva detto che l’economia americana sta bene e può permettersi una stretta a settembre.
Dollaro tonico, Wall Street titubante
Sul valutario il dollaro si è apprezzato in scia alle parole di Lockhart. Il biglietto verde questa mattina sale ancora rispetto alle altre principali valute con cross euro/usd sceso in area 1,085. Rischio rialzo tassi che ha influito anche sull’umore di Wall Street che ha chiuso la seduta di ieri in ribasso (-0,22% lo S&P 500), complice anche il nuovo calo marcato di Apple, la società a maggiore capitalizzazione al mondo, su cui continuano a pesare i timori di un rallentamento del business dopo le deludenti vendite di iPhone evidenziate dall’ultima trimestrale. Il titolo del colosso di Cupertino è sceso ai minimi da gennaio.
Sul valutario il dollaro si è apprezzato in scia alle parole di Lockhart. Il biglietto verde questa mattina sale ancora rispetto alle altre principali valute con cross euro/usd sceso in area 1,085. Rischio rialzo tassi che ha influito anche sull’umore di Wall Street che ha chiuso la seduta di ieri in ribasso (-0,22% lo S&P 500), complice anche il nuovo calo marcato di Apple, la società a maggiore capitalizzazione al mondo, su cui continuano a pesare i timori di un rallentamento del business dopo le deludenti vendite di iPhone evidenziate dall’ultima trimestrale. Il titolo del colosso di Cupertino è sceso ai minimi da gennaio.
Oggi stime Adp, antipasto delle payrolls di venerdì
Molto importanti in ottica rialzo tassi saranno i riscontri in arrivo dal mercato del lavoro. Oggi è attesa la diffusione della stima Adp sui nuovi posti lavoro creati nel settore privato, tradizionale antipasto in vista delle non farm payrolls. A luglio dovrebbero essere stati creati 215 mila nuovi posti nel settore privato, un ritmo leggermente meno sostenuto rispetto alle +237mila del mese precedente.
Molto importanti in ottica rialzo tassi saranno i riscontri in arrivo dal mercato del lavoro. Oggi è attesa la diffusione della stima Adp sui nuovi posti lavoro creati nel settore privato, tradizionale antipasto in vista delle non farm payrolls. A luglio dovrebbero essere stati creati 215 mila nuovi posti nel settore privato, un ritmo leggermente meno sostenuto rispetto alle +237mila del mese precedente.
Venerdì le non farm payrolls dovrebbe confermare un ritmo di creazione di posti di lavoro superiore alla soglia delle 200 mila unità per il terzo mese consecutivo con il consensus che vede un +225mila a luglio dalle +223mila del mese di giugno.